Quando parliamo di sovrappeso e di obesità in Italia e negli U.S. le parole non hanno lo stesso significato, indicano, cioè, realtà diverse. Le dimensioni del fenomeno e della massa delle persone sono diverse,
e quindi anche le parole indicano realtà diverse,
al di là dei valori di peso e giro vita.
Negli U.S., dove la percentuale di persone sovrappeso è molto superiore a quella dell'Italia, il problema è molto grande già dall'infanzia, ma è complicato dal fatto che, spesso, i genitori non ne sono consapevoli.
Una nuova indagine, pubblicata a fine febbraio, dimostra che tra la realtà e la percezione della stessa da parte dei genitori di bambini sovrappeso o obesi c'è una grande differenza: i dati che vengono dai genitori danno un quadro con il 15% di bambini sovrappeso o obesi, mentre i dati ufficiali nazionali mostrano
un 32%.
Evidentemente il concetto di sovrappeso è molto relativo, soprattutto quando si deve applicare ai propri figli.
E' possibile che anche da noi ci sia qualche scollo tra realtà reale e percepita.
Torniamo ai dati U.S.: solo per il 20% dei bambini dell'indagine i genitori si sono mostrati preoccupati del pericolo che i bambini fossero sovrappeso anche da adulti.
Le statistiche U.S. sitmano, oggi, che il 69% degli adulti sia sovrappeso, compreso quel 36% di persone che sono obese e quell'ulteriore 6% di
estremamente obesi.
Messi insieme, questi dati indicano che probabilmente i genitori sottostimano il rischio che le loro creature possano essere sovrappeso o obese, e
la possibilità che questo rischio continui anche da adulti.
L'indagine si è riferita ad un campione rappresentativo a livello nazionale di bambini tra i 2 ed i 17 anni, visti attraverso gli occhi dei genitori o di chi se ne prende cura, che sapeva cosa cosa
avevano mangiato, bevuto e fatto il giorno prima dell'indagine.
Nonostante tutti i genitori fossero d'accordo sull'importanza dell'alimentazione e dell'esercizio fisico per i propri figli, in modo da mantenere o da raggiungere un peso sano, molti trovavano difficile
mettere in pratica le indicazioni ricevute.
I genitori di più di 4 bambini su 10, il 44%, affermano di avere difficoltà ad assicurarsi che i
propri figli mangino in modo corretto e quelli di più di un terzo, il 36%, non sono sicuri che facciano una corretta attività fisica.
Secondo i genitori tra le 3 del pomeriggio ed il momento in cui vanno a dormire, i figli consumano cibi e bevande che portano ad un aumento di peso. Esaminando cosa mangiano nel pomeriggio, durante la cena in
famiglia e dopo cena durante i giorni di scuola, più della metà dei figli
, 60%, mangia o beve qualcosa che può portare ad un inutile aumento di peso, o almeno questo percepiscono i genitori.
I genitori hanno poi avuto difficoltà con la società, la comunità in cui vivono, nel cercare di
aiutare i figli a raggiungere o a mantenere, nell'insieme, un peso sano.
Per il 43% dei figli i genitori hanno affermato che l'enorme quantità di pubblicità di cibi e bevande,
che contribuiscono a prendere peso dannoso per la salute, rappresenta un problema nel momento in cui cercano di aiutare i figli a raggiungere o mantenere un peso sano.
I genitori di circa un terzo dei bambini afferma di dover affrontare i seguenti problemi:
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molti di questi cibi sbagliati sono proposti a scuola per il pasto di mezzogiorno (33%);
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i costi per attrezzatura sportiva, iscrizione a strutture sportive e simili sono troppo alti (33%);
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la zona dove abitano non è dotata di marciapiedi sicuri per cui la famiglia preferisce spostarsi in auto piuttosto che a piedi (31%);
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ci sono pochi posti dove non si servono cibi che ingrassano ed i figli possono trovarsi con gli amici per passare un po' di tempo insieme (31%).
Robert
Blendon, professore di politiche sanitarie e di analisi politica alla Harvard School of Public Health spiega che i politici dovrebbero tenere conto e farsi carico di questi problemi promuovendo adeguati cambiamenti politici.
Anche tra quelli che cenano insieme a casa, molti sono distratti dalla tv, dal cellulare, dal laptop o
dall'iPod.
Anche se il 70% dei ragazzi vive in case dove la sera si mangia insieme in famiglia, il 24% ha la televisione accesa durante il pasto, o qualcuno usa il cellulare o il computer o
l'iPod. Questo significa che solo il 46% dei bambini vive in famiglie
dove si mangia insieme senza queste distrazioni.
Dalla ricerca emerge che queste ultime famiglie sono associate a minori tassi di obesità.
Ci sono infine delle situazioni
famliari banali che possono contribuire ad acuire il problema.
Molti bambini hanno genitori che affermano che certi
cibi e bevande che portano ad ingrassare hanno un ruolo importante nelle feste in famiglia. Il 96% dei figli ha partecipato a questi eventi in famiglia, nell'anno passato, accompagnati da cibi e bevande pieni di grassi e di zuccheri, come le patatine fritte, cibi fritti, cibo da fast food o dolci.
Tra questi bambini circa la meta, il 48%, vive in famiglie nelle quali i genitori pensano che le feste in famiglia sono il momento in cui si smette di
preoccuparsi per il cibo, con conseguenze intuibili.
Una buona parte di figli vive in famiglie nelle quali il cibo è ritenuto una importante componente delle tradizioni di famiglia, il 39%, e che pensano che senza cibo non ci sia la festa.
Per informazioni sul campione, le fonti e le modalità della ricerca potete vedere la
pagina in inglese di questa notizia.
Per saperne di più
La ricerca
completa
I grafici
(MDN)
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