Gli endocrinologi americani hanno sollevato un problema che può riguardare tutti e
si riferisce alla misura degli estrogeni nell'organismo. Gli estrogeni influenzano in molti modi la salute condizionando pelle, vasi sanguigni, ossa, muscoli, reni, fegato, sistema digerente, cervello, polmoni e pancreas, oltre ovviamente allo sviluppo sessuale.
In particolare
l'estradiolo viene misurato per diagnosticare diverse patologie compresa l'infertilità,
l'osteoporosi ed il cancro alla mammella.
La maggior parte dei test utilizzati nella pratica clinica non riescono a rilevare l'estradiolo nei maschi, nei bambini, nelle donne in menopausa e nei pazienti che assumono farmaci per ridurne i livelli.
Altre sostanze nell'organismo possono poi interferire con le analisi falsando la concentrazione rilevata anche di dieci volte.
I metodi di analisi sono poi molti ed i risultati, spesso, non sono paragonabili rendendo anche impossibile utilizzare i risultati per la ricerca scientifica.
C'è un metodo ideale ed attendibile per misurare l'estradiolo usando la
spettrometria di massa, ma il suo costo e la complessità ne hanno scoraggiato l'uso in molte
strutture. Fino a quando non saranno predisposti parametri unificati e standardizzati da utilizzare in modo generalizzato per la misura dell'estradiolo ci potranno essere problemi di valutazione che saranno a danno dei pazienti, e di comparazione che saranno in prima battuta a danno degli studiosi ed in seconda, alla fine, ancora a danno finale dei pazienti.
Per saperne di più
The Endocrine Society
(MDN)
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