La pressione sanguigna notturna, durante il sonno, misurata vicino al cuore, è più alta di quanto si pensava. L'andamento della pressione sanguigna è molto importante per la prevenzione e la gestione dell'infarto e dell'ictus, e fino ad oggi si riteneva che durante il sonno notturno si abbassasse notevolmente. Questo è vero per quanto riguarda la misura presa sul braccio, come si fa normalmente, ma non quando la misura è fatta più vicino al cuore.

Una ricerca pubblicata sul numero di giugno 2013 della rivista Hypertension evidenzia le importanti implicazioni legate a questa diversa misurazione della pressione sanguigna sulle future terapie e sui farmaci da usare per trattare la pressione alta.

Il gruppo di lavoro diretto da Bryan Williams all'UCL’s Institute of Cardiovascular Science e sostenuto dal National Institute for Health Research (NIHR), ha lavorato con una società tecnologica di Singapore, la Healthstats International. Insieme hanno sviluppato un dispositivo portatile da polso che rileva i dati delle pulsazioni al polso e li elabora matematicamente fornendo i valori pressori dell'aorta, vicino al cuore. Le misurazioni possono continuare per 24 ore senza disturbare il paziente. Il Professor Bryan Williams è anche direttore del NIHR University College London Hospitals Biomedical Research Centre.

Lo studio fornisce, per la prima volta, un'analisi dell'evoluzione della pressione misurata vicino al cuore nell'arco delle 24 ore, mostrando che la pressione misurata al braccio e quella misurata vicino al cuore seguono un percorso analologo, ma durante il sonno notturno l'abbassamento della pressione sanguigna vicino al cuore è molto minore di quella misurata al braccio.

Per saperne di più
University College London

Marco Dal Negro