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Il piacere si misura negli occhi (12/07/2013))

Forse è possibile misurare la risposta cerebrale ai piaceri della gola con un economico e comune esame degli occhi, l'elettroretinografia (ERG). Lo propone uno studio pubblicato sul giornale Obesity, e se i risultati saranno convalidati questo metodo potrà servire nella nella prevenzione e nello studio clinico dei problemi legati alla dipendenza dal cibo ed all'obesità.


La Dottoressa Jennifer Nasser, professoressa associata al Dipartimento di Scienze della Nutrizione al Drexel University’s College of Nursing and Health Professions, ha condottolo uno studio provando ad utilizzare l'elettroretinografia (ERG) per indicare gli incrementi del neurotrasmettitore dopamina nella retina dell'occhio.

La dopamina è associata a diversi effetti legati al piacere, nel cervello, compresa l'aspettativa di una ricompensa. Nella retina dell'occhio la dopamina viene rilasciata quando il nervo ottico si attiva in risposta all'esposizione alla luce.

La Dottoressa Nasser ed i suoi colleghi hanno trovato che la dopamina nell'occhio rispondeva in modo notevole quando veniva applicato uno stimolo alimentare adeguato: mettendo nella bocca dei partecipanti un dolcetto al cioccolato dopo alcune ore di digiuno, era possibile registrare una reazione simile a quella che si aveva somministrando un farmaco stimolante, il metilfenidato, che induce una forte risposta della dopamina. Ambedue le risposte erano significativamente maggiori delle risposte alla luce che si registravano nel gruppo di controllo al quale era stata somministrata solo acqua.

E' importante rilevare che il sistema della dopamina degli occhi è stato considerato come autonomo rispetto a quello del resto del cervello: molti, tra i quali esperti di retinografia, avevano avanzato riserve sul fatto che gustare del cibo goloso che stimola la dopamina nel cervello potesse avere un effetto sul sistema della dopamina degli occhi.

Lo studio rappresenta una dimostrazione su piccola scala del concetto, con soli nove partecipanti, la maggior parte dei quali sovrappeso, ma nessuno dei quali con disordini alimentari. Tutti avevano digiunato per quattro ore prima di essere controllati.

Il cibo è stato considerato allo stesso tempo come un sistema di consegna di nutrienti ed uno di consegna di piacere, e l'eccesso di calorie è stato considerato come un effetto collaterale. La Dottoressa Nasser afferma di voler massimizzare il piacere ed il valore nutrizionale del cibo minimizzandone gli effetti collaterali. Per fare ciò è necessario disporre di mezzi di facile uso. L'elettroretinografia rappresenta proprio questo e potrebbe essere utilizzata per misurare la risposta dopaminergica sia al cibo che ad altri stimoli esterni coinvolti nella patogenesi di numerose altre malattie umane.

Per saperne di più
Electroretinographic detection of human brain dopamine response to oral food stimulation

Drexel University

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Marco Dal Negro

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