Due ricercatori della University of Rochester hanno scoperto che l'acido ialuronico protegge alcuni animali dai tumori, portando un nuovo contributo alla tesi dell'effetto antitumorale dello ialuronano.

L'idea che l'acido ialuronico possa avere caratteristiche antitumorali non è nuova: già nell'aprile del 1996 si aveva notizia di una sintesi apparsa su JNCI, nella quale Jan Ziegler annunciava che l'acido ialuronico (AH) o ialuronano si sarebbe guadagnato progressivamente un posto negli studi sui trattamenti antitumorali.
In effetti dei medici del Falk Oncology Center di Toronto avevano ottenuto, con l'uso dello ialuronano, risultati migliori rispetto al DMSO, un agente che facilita la penetrazione dei farmaci antineoplastici.
Samuel Asculai, presidente dell'Hyal Pharmaceuticals, gruppo canadese all'origine di tali risultati, ricordava che si tratta di una scoperta tutt'altro che fortuita. Infatti, studi di fase III con l'acido ialuronico erano in corso negli Stati Uniti nel trattamento della Cheratosi Actinica, nota lesione precancerosa.
D'altra parte era previsto uno studio australiano per analizzare gli effetti dell'ialuronano in soluzione iniettabile in associazione alla mitomicina-C nel carcinoma mammario. Per maggiori informazioni vedi più sotto.

Ma torniamo al nuovo studio. 
I ricercatori Vera Gorbunova ed Andrei Seluanov hanno scoperto che l'Heterocephalus glaber, detto anche Talpa senza pelo, un roditore cieco che vive sotto terra, oltre a vivere molto più a lungo dei suoi più o meno simili, sembra essere immune dal cancro. Il motivo di questa immunità è stato attribuito alla presenza nei propri tessuti di grandi quantità di un acido ialuronico con un alto peso molecolare, chiamato HMW-HA (High Molecular Weight Hyaluronan).
I due ricercatori hanno scoperto che quando l'HMW-HA viene rimosso dall'animale le sue cellule perdono la loro protezione aprendosi ai tumori, confermando che l'acido ialuronico contribuisce alla protezione contro i tumori delle talpe senza pelo.
I ricercatori hanno anche identificato un gene, l'HAS2, responsabile della produzione di HMW-HA in questo animale, scoprendo che è diverso dal HAS2 degli altri animali.
E' anche stato scoperto che nelle talpe senza pelo il riciclo del HMW-HA è molto lento e ciò causa un accumulo della sostanza nei tessuti dell'animale. Il prossimo passo sarà quello di verificare l'azione protettiva dell'acido ialuronico sui topi, ed in caso di risultati positivi sugli esseri umani.

In una ricerca precedente gli stessi ricercatori avevano mostrato che, nelle talpe senza pelo, il gene p16 arrestava la proliferazione cellulare quando le cellule erano presenti in numero eccessivo. Nell'ultimo lavoro i due biologi hanno identificato l'HMW-HA come la sostanza che attiva la risposta anti-cancro del gene p16.

Dopo i riscontri del caso sarà forse poi opportuno verificare quali altre condizioni influiscono sulla capacità di prevenire i tumori di questo animale, come le condizioni ambientali in cui vive l'animale, per esempio il fatto di vivere sotto terra, protetto quindi da molte influenze presenti sopra la terra, ed esposto ad altre diverse. Ma questo è appunto solo 1 esempio.
Anche il fatto che il gene HAS2, responsabile della produzione di HMW-HA è diverso da quello degli altri animali potrebbe non essere ininfluente: in fondo la talpa senza pelo vive in un mondo un po' particolare che nei secoli potrebbe avere contribuito a strutturare un universo le cui influenze potrebbero avere un peso.
In ogni caso anche questa ricerca contribuisce a far progredire la conoscenza nella lotta contro i tumori.

Per saperne dei più
High-molecular-mass hyaluronan mediates the cancer resistance of the naked mole rat

Blind mole rats may hold key to cancer

Antitumorali: prospettive dell'acido ialuronico

Marco Dal Negro