Giocando con video games violenti la violenza diventa una cosa più normale (19/08/2013)

Giocare con video giochi violenti porta i giocatori a vivere la violenza come cosa normale anestetizzando le reazioni emotive sane che servono a controllarla e gestirla.

Lo sostiene uno studio della Stockholm University pubblicato sul giornale Psychosomatic Medicine, riconfermando quanto già emerso da uno studio i cui risultati sono stati presentati da ricercatori dell'Indiana University School of Medicine al congresso annuale della Radiological Society of North America. Dopo una sessione di gioco, il sonno, la frequenza del battito cardiaco e le reazioni emotive erano influenzate di meno nei ragazzi che avevano giocato molto con video giochi violenti rispetto a quelli che li avevano praticati poco.

Lo studio ha esaminato come le abitudini precedenti ad una sessione di gioco violento influenzano le reazioni psicofisiologiche dei ragazzi tra i 13 ed i 15 anni di età.

Malena Ivarsson, dottoranda al Department of Psychology, Stress Research Institute, Stockholm University, spiega che chi ha giocato poco con i giochi violenti mostra una maggiore attivazione del sistema nervoso simpatico rispetto a chi ci ha giocato molto, che appare invece fisiologicamente ed emozionalmente come anestetizzato.

Metà dei 30 ragazzi che hanno partecipato allo studio giocavano abitualmente con giochi violenti per almeno 3 ore al giorno. L'altra metà non superava l'ora al giorno.

Durante lo studio tutti i ragazzi hanno giocato a casa propria per 2 ore in 2 occasioni: un gioco basato su di un cartoon nel primo caso ed un gioco violento nel secondo.
Durante il gioco e la notte successiva sono stati tenuti sotto controllo la frequenza ed i ritmo del battito cardiaco, ed i ragazzi hanno anche risposto a questionari riguardanti la qualità del sonno e le emozioni provate dopo il gioco.

Al momento di andare a dormire il gioco violento ha prodotto livelli di stress maggiori in tutti e due i gruppi, ma la differenza maggiore è emersa durante il sonno.
I ragazzi a bassa esposizione ai giochi violenti hanno mostrato di reagire alla violenza con ritmi di pulsazioni cardiache più elevati, con una qualità del sonno peggiore e si sono sentiti più depressi rispetto alla notte successiva al gioco non violento, rispetto a chi era abituato ai giochi violenti.

Vedi anche

I videogiochi violenti alterano le funzioni cerebrali (04/01/2012)

La costanza dello stimolo

Per saperne di più

Stoccolma University

Indiana University School of Medicine

Marco Dal Negro