La
popolazione mondiale continua a crescere in modo
vertiginoso: 77 milioni persone in piu' ogni anno,
pari a 10 New York; crescono anche i rifiuti
pericolosi, al ritmo di 300-500 milioni di
tonnellate l'anno, mentre mediamente ogni individuo
ha in corpo livelli di piombo da 500 a 1.000 volte
pił alti dei nostri antenati pre-industriali; le
emissioni globali di anidride carbonica sono
cresciute pił del 9%, mentre continuiamo a perdere
gli ecosistemi pił preziosi per la biodiversitą. Il
27% delle barriere coralline risultano oggi
gravemente danneggiate, contro il 10% di dieci anni
fa.
Ma per fortuna ci sono anche buone notizie, a
dimostrazione che con politiche ambientali efficaci
si ottengono risultati importanti: ad esempio stanno
calando le emissioni dei clorofluorocarburi, i gas
dannosi allo strato di ozono, mentre multinazionali
come la BP, la DuPont, e la Nike si sono imposte
limiti di emissioni di gas serra. Recenti ricerche
governative, sia negli USA che in Europa e in
Giappone, mostrano che il ricorso a tecnologie
pulite ed efficienti potrebbero portare a tagli
sostanziali delle emissioni, a costi irrilevanti.
In tema di salute, se diminuiscono i decessi dovuti
ad alcune malattie (TBC, malattie polmonari); quelli
da AIDS sono aumentati di sei volte dagli anni '90.
Una vera epidemia.
Come ogni anno, l'edizione 2002 dello State of the
World ("Stato del Pianeta e sostenibilitą") del
Worldwatch Institute, rappresenta un magistrale
sforzo di sintesi e di aggiornamento sui temi pił
importanti, dal clima all'energia, dalla
biodiversitą al rapporto Nord-Sud del mondo.
L'edizione italiana, curata, come avviene da 15
anni, dal Portavoce del WWF Italia Gianfranco
Bologna, č edita anche quest'anno da Edizioni
Ambiente. "A dieci anni dal Summit di Rio, siamo ben
lontani dall'aver risolto la marginalizzazione
economica e ambientale che colpisce miliardi di
persone", sottolinea il presidente del Worldwatch
Institute, Christopher Flavin: "Nonostante la
prosperitą portata dagli anni 90, in molti paesi il
solco che divide i ricchi dai poveri sta
allargandosi, minando la stabilitą economica e
sociale. E le pressioni esercitate sui sistemi
naturali - dal riscaldamento globale
all'impoverimento di risorse primarie come l'acqua e
il pesce - hanno ulteriormente destabilizzato il
tessuto sociale".
Questa edizione speciale di State of the World si
concentra sui temi che verranno trattati al World
Summit delle Nazioni Unite sullo sviluppo
sostenibile, che si terrą dal 26 agosto al 4
settembre 2002 a Johannesburg, in Sud Africa.
"Johannesburg ci aiuterą a capire se le nazioni sono
in grado di affrontare insieme i problemi pressanti
che affliggono l'umanitą, o se resteremo vittime del
percorso distruttivo che ci trascina al declino
ambientale, al terrorismo e alla guerra" ha
dichiarato Hilary French, Project Director
dell'Istituto.
Il sito del Worldwatch Institute
Su questo argomento vedi anche:
Rapporto ONU sullo stato della
popolazione mondiale (2001)
State of the World 2001
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