Si è conclusa recentemente a Montreal, Canada, alla
presenza di 108 paesi la prima Conferenza mondiale
interamente dedicata alla lotta all'inquinamento
marino da fonte terrestre. La conferenza rappresenta
la prima verifica del global programme action
promosso dall'UNEP (United Nation Environmental
Program) e firmato a Washington nel 1995. Escalation
di nutrienti e fertilizzanti
riversati negli oceani, trasporto e immissione di
inquinanti a distanza, alterazione delle linee di
costa, metodi di pesca distruttivi. Ma a pesare
maggiormente sulla risorsa oceano - secondo il
rapporto presentato a Montreal- sono gli scarichi
fognari sulla costa. Un problema di dimensioni
allarmanti, confermato dall'aumento di casi di
infezioni (colera, tifo ed epatite) collegabili agli
scarichi civili a mare, infatti, secondo il rapporto
1 persona su 20 rischia di contrarre infezioni
facendosi il bagno.
Ad essere minacciata dal progressivo inquinamento
degli oceani, secondo l'agenzia ambientale dell'ONU,
e' la stessa lotta alla poverta'. "Un miliardo di
persone nei paesi in via di sviluppo - sottolinea il
rapporto dipendono dal pesce come fonte primaria di
proteine, mentre pesce e
crostacei forniscono a tutto il pianeta un quinto
delle proteine complessive". Pesante l'atto di
accusa per i principali responsabili della
situazione: "gestione inadeguata delle coste,
poverta', pressione umana", che avrebbero prodotto
danni ambientali irreversibili". "Meta' delle
foreste mondiali di mangrovia e delle zone umide
andate perse, 70% delle barriere coralline
minacciate di cui un quarto in modo grave". E le
previsioni non sono rosee: "una persona su tre -
ricorda l'UNEP- vive gia' entro i 100 chilometri
dalla costa. Due terzi delle citta' superiori ai 2.5
di abitanti sono sulla costa. Entro il 2025, tre
quarti dell'umanita' vivra' lungo la costa. La
pressione della popolazione sulle coste dei due
emisferi potrebbe diventare ins-ostenibile.
Fonte: ECONEWS
Su questo argomento
vedi anche:
Rapporto ONU sullo stato
della popolazione mondiale (2001)
Barriere coralline a rischio
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