Il
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha messo a
punto un'innovativa tecnologia che permette di
individuare i quartieri a più alta concentrazione
calorica.
A Roma, dove la tecnica è stata sperimentata, Prati,
Trionfale, Monteverde e la Magliana risultano in
testa alla classifica delle superfici più calde e
altamente impermeabili. Nel mese di giugno il 10%
delle aree monitorate ha superato i 40°.
Attenti romani a dove mettete i piedi o lasciate i
motorini: il marciapiede potrebbe sciogliersi sotto
di voi. Nella Capitale ci sono infatti vere e
proprie isole roventi, dovute alla progressiva
diminuzione del verde, alle politiche urbanistiche
adottate nel passato e al malfunzionamento della
rete fognaria.
A evidenziare questi disagi è una nuova metodologia,
applicabile a tutte le città italiane, messa a punto
dal progetto LARA (Laboratorio Aereo Ricerche
Ambientali), in collaborazione con Sara Rossi,
ordinario di urbanistica a Reggio Calabria e con il
supporto tecnico del sensore MIVIS (Multispectral
Infrared Visibile Imaging Spectrometer)
dell'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del CNR.
Questa innovativa tecnica consente di ottenere - su
vaste zone, in modo automatico e con altissima
precisione - informazioni su superfici e materiali
di rivestimento degli edifici e di conoscere le
temperature delle strade, delle piazze e delle aree
verdi.
I risultati, secondo un esperimento condotto nella
Capitale a giugno, sono sorprendenti: i romani
vivono infatti in una cappa di calore che supera
molto spesso i 40°, come succede in prossimità degli
incroci e in superfici estese quali Piazza San
Pietro. Non va meglio agli abitanti di Prati,
Trionfale e Monteverde, dove i livelli di
impermeabilità del suolo superano spesso il 90%.
"Causa principale di questa situazione - spiega
Lorenza Fiumi, ricercatrice dell'Istituto
sull'Inquinamento Atmosferico del CNR di Roma e
coautrice dello studio - è la continua espansione
delle aree urbane associata alla crescente
cementificazione e alla progressiva diminuzione del
verde, che danno luogo a vere e proprie isole di
calore".
Vista dall'alto, Roma si presenta con molte zone in
cui il livello di edificazione raggiunge valori
impressionanti: il massimo in alcune aree della
Magliana, con il 72% di edificato, mentre a Prati,
Mazzini e Trionfale la media è del 47% con punte del
57%. Per migliorare la qualità della vita nelle
città potrebbe essere utile l'impiego da parte delle
Amministrazioni di metodologie come questa del CNR,
che consente di predisporre scelte progettuali
efficaci.
Comunicato Stampa CNR
Su questo
argomento vedi anche:
Rinfrescare le città
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