Buone notizie per chi soffre di cataratta, e, più
avanti, forse anche per chi soffre di Alzheimer,
Parkinson ed altre patologie neurodegenerative.
Mice, aged 5 weeks, were treated three times per
week for six weeks with "compound 29" in the right
eye and a vehicle control in the left eye. At the
end of the experiment, mice were examined by slit
lamp biomicroscopy, which showed improved
transparency. Dotted white lines highlight the edges
of the eye.
La prima buona notizia
riguarda la cataratta: è stato identificato un
composto in grado di invertire il processo di
opacizzazione del cristallino dell'occhio ridandogli
trasparenza.
La seconda buona notizia
è che si può somministrare sotto forma di gocce,
come un collirio.
La terza buona notizia
riguarda l'Alzheimer, il Parkinson ed altre
patologie neurodegenerative che, grazie a quanto
emerso dagli studi per la cataratta, e ad analogie
presenti in alcuni processi degenerativi si aprono
percorsi di ricerca per nuove cure.
La ricerca è frutto
della collaborazione tra scienziati della UC San
Francisco (UCSF), della University of Michigan
(U-M), e della Washington University in St. Louis (WUSTL).
Potere evitare
l'intervento chirurgico potrebbe permettere a molti
più anziani di ritrovare la vista. Il nuovo composto
capace di ridare trasparenza al cristallino
rappresenta l'evoluzione più solubile di una
precedente scoperta, il lanosterolo, presentata in
una pubblicazione in luglio 2015 sulla rivista
Nature.
Come avviene anche per
l'Alzheimer ed il Parkinson, la cataratta è una
malattia della vecchiaia legata ad un
malfunzionamento di alcune proteine. Nel caso della
cataratta le proteine interessate si chiamano
cristallini e sono tra i maggiori componenti delle
fibre cellulari che formano le lenti degli occhi e
le caratteristiche uniche di queste cellule le
rendono particolarmente soggette ad essere
danneggiate.
Jason Gestwicki, PhD, professore associato alla UCSF,
spiega che, poco dopo che siamo nati tutti le fibre
cellulari nell'occhio perdono la capacità di
produrre nuove proteine o di disfarsi delle vecchie,
per cui il cristalli che abbiamo alla nascita è
quello che avremo da adulti.
Perchè le nostre lenti
funzionino bene questo serbatoio di cristallini deve
mantenere sia la trasparenza che la flessibilità
delle fibre, dato che i muscoli continuano
costantemente a contrarsi e rilassarsi per mettere a
fuoco gli oggetti alle diverse distanze.
Jason Gestwicki continua
spiegando che i cristallini svolgono questi compiti
con il supporto di proteine chiamate chaperoni (dal
francese chaperon: accompagnatore) che operano come
una sorta di antigelo, mantenendo i cristallini
solubili in un delicato e perenne equilibrio.
E' uno stato delicato, perché le aggregazioni di
cristallini patologiche sono in realtà molto più
stabili ed i chaperoni devono continuamente
resistere a questa energica tendenza ad aggregarsi
in modo diverso dei cristallini.
Un processo simile
sottostà ad altre patologie legate
all'invecchiamento come l'Alzheimer, ma in ciascuna
patologia le proteine cambiano, anche se in tutti
questi casi le aggregazioni di proteine sono
chiamate amiloidi e sono aggregazioni più difficili
da sciogliere.
Dato che il punto al
quale gli amiloidi si sciolgono e più alto, i
ricercatori hanno lavorato per trovare delle
sostanze in grado di abbassarlo.
Partendo da 2.450 composti ne hanno selezionati 12,
steroli. Uno di questi, il lanosterolo, era in grado
di rendere reversibile la cataratta, ma essendo poco
solubile, perché fosse efficace si rendeva
necessario iniettarlo direttamente nell'occhio.
Partendo dal lanosterolo
e da altri steroli i ricercatori hanno messo insieme
e testato 32 altri steroli, creando un candidato
sufficientemente solubile per essere somministrato
sotto forma di gocce oculari e lo hanno chiamato
composto 29.
La verifica in
laboratorio sui topi ha confermato l'efficacia del
composto così come quella effettuata sui cristallini
umani frutto di interventi chirurgici sostitutivi.
Ora la ricerca prosegue
sui diversi fronti per arrivare alla pratica
clinica, speriamo presto.
Ulteriori dettagli nella
pagina in inglese di questo articolo.
Per saperne di più
Science
Pharmacological chaperone for a-crystallin partially
restores transparency in cataract models
Link...
Nature
Lanosterol reverses protein aggregation in cataracts
Link...
UC San Francisco (UCSF)
Link...
University of Michigan (U-M)
Link...
Washington University in St. Louis (WUSTL)
Link...
Marco Dal Negro |