Due nuovi studi riguardano gli effetti dell'olio extravergine di oliva sull'organismo: il primo riconferma l'azione preventiva nei confronti del tumore al colon-retto già ipotizzata da altri lavori, mentre il secondo ha mostrato gli effetti positivi degli estratti polifenolici (PE) dell'extravergine in un modello di artrite reumatoide indotta sui topi.

Il primo studio, pubblicato su Journal of Nutritional Biochemistry, condotto dall'Università Campus Bio-Medico di Roma e dall'Università degli Studi di Teramo, in collaborazione con l'Università degli Studi di Camerino e con il Karolinska Institute di Stoccolma, ha dimostrato come l'olio extravergine di oliva sia in grado di aumentare l'espressione del gene oncosoppressore CNR1 che esprime un recettore molto importante per la salute dell'organismo, perché è in grado di regolare i meccanismi all'origine delle alterazioni dei geni sensibili ai fattori ambientali, dimostrando che i cambiamenti epigenetici, ovvero quelli derivanti da fattori ambientali e, dunque, dall'alimentazione, sono potenzialmente reversibili.

Il secondo ha dimostrato che gli Estratti polifenolici (PE) dell'olio extravergine di oliva sono stati in grado di ridurre, nei topi con artrite reumatoide indotta, sia l'edema nelle articolazioni che la migrazione cellulare, la degradazione e l'erosione delle ossa, confermando un'azione di contrasto delle infiammazioni.
La riduzione ha riguardato anche o livelli di citochine proinfiammatoriee di prostaglandina E2 nelle articolazioni così come l'espressione di cicloossigenasi-2 e di prostaglandina E sintasi-1 microsomiale.
Ne è risultata anche una diminuzione del processo artritico.

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Anti-inflammatory and joint protective effects of extra-virgin olive-oil polyphenol extract in experimental arthritis

Marco Dal Negro