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Cancro alla prostata: PSA sì, no, se, quando? (28/05/2012)

 

Le recenti raccomandazioni sanitarie US che invitano a sospendere l'uso generalizzato del test PSA per il cancro alla prostata stanno incontrando forti resistenze sia nella popolazione che nella classe medica.

La U.S. Preventive Services Task Force (USPSTF) ha invitato a sospendere gli screening annuali di massa per la prostata anche su maschi sani, con il test del PSA, perché è stato verificato che non solo non servono a salvare delle vite ma possono portare ad effettuare biopsie inutili. Ed anche quando le biopsie rivelano la presenza di cellule tumorali, i fatti hanno dimostrato che in gran parte non sono pericolose anche se non vengono trattate. La degenerazione, poi, negli uomini più anziani procede con molta lentezza per cui spesso muoiono prima per altre cause.
Lo studio è durato dieci anni ed ha coinvolto 250.000 uomini ed ha concluso che i test hanno portato ad intervenire in modo inutile ed spesso pericoloso.

Un successivo studio su 125 medici di base ha poi mostrato che i medici erano in accordo con le precedenti raccomandazioni che prevedevano di tagliare i test negli uomini oltre i 75 anni di età e tra quelli che avevano una prospettiva di vita inferiore ai 10 anni, ma trovavano grandi difficoltà ad interrompere i test PSA negli uomini che già li facevano regolarmente.
L'ostacolo più citato (74,4% dei medici) è rappresentato dal fatto che i pazienti si aspettano di continuare a fare il test.
Il 66% ha spiegato che ci vuole più tempo a far capire il motivo dell'interruzione che a fare il test.
Più di metà dei medici di questo studio ha affermato di ritenere che non ordinare il test avrebbe messo a rischio la propria credibilità professionale con possibilità di denuncie per negligenza.

Craig E. Pollack, M.D., M.H.S., assistente professore alla Division of General Internal Medicine presso la Johns Hopkins University School of Medicine e coordinatore dello studio pubblicato sulla rivista Cancer, spiega che può essere veramente molto difficile, per i dottori, scardinare l'idea che il controllo generalizzato per i tumori sia sempre una buona cosa in ogni caso. Tutti pensano che il test PSA sia positivo come si vorrebbe che fosse.

Ogni anno 33.000 americano muoiono di cancro alla prostata e 20 milioni fanno il test PSA per prevenire il tumore.

I trattamenti per la prostata possono comprendere la rimozione della stessa, la radioterapia o altre terapie che possono, ciascuna, comportare seri problemi di disfunzione erettile, di impotenza totale, incontinenza urinaria e danni intestinali. Quelli poi che avendo avuto risultati positivi decidono di aspettare e vedere prima di fare qualcosa, sono condannati a vivere in uno stato di ansia continua.

In un articolo pubblicato su Psychological Science, una pubblicazione dell'Association for Psychological Science, i ricercatori Hal R. Arkes, della Ohio State University, e Wolfgang Gaismaier, del Max-Planck-Institut für Bildungsforschung di Berlino hanno voluto studiare il perché di questa reazione.
Molte persone si sono sempre sottoposte al test nella profonda convinzione che questo avrebbe salvato loro la vita e quindi sentirsi dire che invece era tutto sbagliato è molto difficile da accettare.

Un altro elemento da aggiungere è quello aneddotico: in fondo la propria esperienza, o quella vissuta da qualche conoscente o anche solo riportata da persone amiche diventa più importante ed attendibile di quanto viene ora comunicato dal medico.

Ci viene da dire che tutto ciò non dovrebbe stupire: se oggi si nega quanto fino a ieri sostenuto in modo totale, la credibilità ne esce molto male. Tanto più intensa è stata prima l'azione volta a convincere che era assolutamente necessario fare i test, che avrebbero potuto salvare la vita , tanto più si sono perse faccia, credibilità ed autorevolezza.

Per saperne di più qui trovate prima le fonti di questi dati e poi gli articoli già pubblicati su mybestlife.com riguardanti la prostata.

http://www.hopkinsmedicine.org/gim/faculty/Pollack.html

Association for Psychological Science

( MDN )

 


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