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Sessualità

a cura di Marco Dal Negro

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Nuovo principio attivo afrodisiaco per nuovi farmaci da un'orchidea (01/12/2013)

Una sostanza con effetti che richiamano quelli del sidenafil, il Viagra, è stata scoperta in una orchidea. Già nell'anno 2000 ne era stato verificato l'effetto stimolante sui maschi di topi ed ora sono stati identificati i meccanismi biochimici che ne sono alla base.

Vanda tessellata


In quell'occasione si erano studiati gli effetti di sospensioni acquose e di estratti idroalcolici di radici, fiori e foglie di Vanda tessellata (Roxb.) Hook.Ex Don, vedendo i cambiamento nel comportamento degli animali. L'effetto maggiore era stato riscontrato con l'estratto alcolico del fiore e ne era stato determinato il livello di tossicità. L'estratto del fiore, ed in una certa misura quello della radice, avevano stimolato l'accoppiamento e la performance dei maschi di topo, ma non era così per le foglie, e la prole nata risultava normale.

Lo studio del 2013 ha approfondito il tema scoprendo il ruolo del fiore in relazione all'ossido nitrico NO (più correttamente monossido di azoto).
L'NO è noto per avere un ruolo in molti processi biologici, comprese la vasodilatazione e l'erezione penile.

Nello studio i ricercatori hanno dimostrato l'azione afrodisiaca di una nuova sostanza chimica isolata nella Vanda tessellata, sostanza che provoca un aumento del livello di NO nei corpi cavernosi, facendone crescere i livelli nel sangue in 30 minuti dalla somministrazione orale.

Il principio attivo è stato isolato con il procedimento della cromatografia a colonna e si è rivelato essere un nuovo composto, il 2,7,7-trimethylbicyclo [2.2.1] eptano.

I ricercatori ritengono che quanto scoperto possa portare allo sviluppo di un efficace nuovo farmaco per la disfunzione erettile.

Per un sintetico approfondimento potete vedere la pagina in inglese di questa notizia.

Per saperne di più sulla disfunzione erettile...

Per saperne di più
http://www.nature.com/ijir/journal/v25/n6/full/ijir201318a.html

http://www.ijp-online.com/article.asp?issn=0253-7613;year=2000;volume=32;issue=5;spage=300;epage=304;aulast=Suresh;type=0

http://medind.nic.in/ibi/t00/i5/ibit00i5p300.pdf

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23595103

Marco Dal Negro