I ricercatori del Medical College of Wisconsin hanno trovato dei nuovi biomarcatori che permettono di verificare l'eventuale esposizione a radiazioni da parte di grandi quantità di persone. La facilità della verifica rende particolarmente interessante questa metodica che permette di effettuare rapidamente eventuali screening su grandi masse a seguito di catastrofi, incidenti nucleari, scenari di guerra o di attentati.
In questi casi c'è il problema di verificare e stimare la dose assorbita da ciascun individuo esprimendo diagnosi accurate e sensibili, su un grande numero di persone.
Ricordiamo che i sintomi clinici non danno sufficienti
informazioni per formulare una diagnosi e l'eventuale successivo trattamento.
In questo studio i ricercatori hanno esaminato i microbi delle feci di topi prima e dopo essere irradiati ed hanno trovato cambiamenti in 212 batteri geneticamente differenti. Di questi 59 sono stati trovati anche negli esseri umani.
Questi cambiamenti sono rimasti per almeno 21 giorni dopo l'esposizione alle radiazioni; di questi un tipo di microbi in particolare, i Proteobacteria, sono aumentati di almeno 1.000 volte al quarto giorno dopo
l'esposizione.
Nel caso di un'emergenza di grandi dimensioni si renderebbe necessario verificare centinaia di migliaia di persone con risorse che risulterebbero necessariamente insufficienti. La possibilità di effettuare le verifiche analizzando la presenza di microbi negli individui potrebbe rappresentare un mezzo più rapido e non invasivo che permetterebbe di trattare prima chi ne ha più bisogno.
I risultati dello studio sono pubblicati sull'edizione del 1 maggio 2012 di Radiation Research. John E. Baker, Ph.D., professore
di chirurgia, biochimica, farmacologia e tossicologia al Medical College of Wisconsin, è il principale autore dello studio.
Altri autori che hanno partecipato allo studio sono Vy Lam, Ph.D., John E. Moulder, Ph.D., Nita H. Salzman, M.D., Ph.D. del Medical College of Wisconsin; Eric A. Dubinsky, Ph.D. e Gary L. Andersen, Ph.D. del Lawrence Berkeley National Laboratory in California. Il Dr. Andersen ha un rapporto con Second Genome. Dr. Baker ha un rapporto con Tricorder Diagnostics e the Foundation for Heart Science.
Gli altri autori non riportano rapporti di questo tipo.
Per saperne di più
Medical College of Wisconsin
( MDN )
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