In futuro i
nano-farmaci potrebbero essere trasportati a destinazione dai batteri. E' un possibile nuovo fronte della ricerca di cui si è parlato anche al 243rd National Meeting & Exposition of the American Chemical Society (ACS), la più grande società scientifica del mondo.
David H. Gracias, Ph.D.che ha coordinato questa ricerca, spiega che le
nano-tecnologie si occupano di realizzare macchine ed apparecchi ultra piccoli ed il problema più grande è quello di come veicolarle là dove devono essere utilizzate. Non essendo, spesso, dotati di propulsione propria, i nano elementi che possono essere anche farmaci, sensori o altro materiale, devono essere trasportati da terzi.
L'idea degli scienziati è quella di utilizzare sistemi dotati di propulsione autonoma, come i batteri, che possono viaggiare in tutto il corpo.
Attualmente è difficile ingenierizzare micro o nano particelle in grado di muoversi autonomamente lungo percorsi prestabiliti, in condizioni biologiche specifiche, ed i batteri risolvono facilmente questo problema perché rispondono a specifici segnali biochimici che li indirizzano. Una volta a destinazione si possono installare, rilasciare il loro carico e svilupparsi.
I batteri vivono già in tutto il corpo, specialmente nell'intestino dove sono presenti in un rapporto di 10 a 1 rispetto alle cellule umane: ogni cellula umana ci sono 10 batteri e non sono necessariamente dannosi. Ricordiamo che senza i batteri non potremmo sopravvivere.
I batteri possono perciò trasportare nano-molecole o dispositivi che hanno proprietà ottiche, elettriche, magnetiche o medicinali,
costituite da diversi materiali, di diverse forme e dimensioni.
Mentre David H. Gracias studia come trasportare un singolo
elemento con un singolo batterio, altri intanto pensano a come trasportare carichi maggiori con più batteri.
La ricerca è solo all'inizio.
Per saperne di più
The American Chemical Society
(MDN)
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