Ricercatori del Columbia University College of Dental Medicine hanno trovato che le visite odontoiatriche rappresentano un'opportunità di intervenire sull'epidemia di diabete in corso, identificando individui con diabete o pre-diabete, inconsapevoli della propria condizione.
Lo studio, Identification of unrecognized diabetes and
pre-diabetes in a dental setting, è stato pubblicato sul numero di luglio 2011 del Journal of Dental Research.
Lo studio ha cercato di sviluppare e valutare un protocollo di identificazione per alti livelli di zucchero nel sangue nei pazienti odontoiatrici, ed è stato sostenuto da un assegno di ricerca da Colgate-Palmolive. Gli autori affermano che non vi è conflitto finanziario ne vi sono altri conflitti.
Spiega il Dr. Ira Lamster, decano del College of Dental Medicine ed autore dello studio: "La malattia parodontale è una complicanza precoce del diabete, ed il 70% circa degli adulti statunitensi vede un dentista almeno una volta all'anno."
Per questo studio sono stati reclutati circa 600 individui,
pazienti di una clinica dentale in Northern Manhattan, di 40 anni o più (se bianchi non ispanici) e 30 anni o più (se ispanici o non bianchi), ai quali non era mai stato detto di avere diabete o
pre-diabete.
Approssimativamente 530 pazienti con almeno un fattore di rischio diabetico dichiarato dai pazienti (diabetici in famiglia, colesterolo alto, ipertensione o
sovrappeso/obesità) sono stati sottoposti ad esame paradontale ed a un test del sangue
A1c tramite puntura del dito.
Affinché i ricercatori potessero verificare e comparare l'efficacia dei diversi potenziali protocolli, i pazienti sono ritornati per un controllo del
glucosio nel sangue.
Gli studiosi hanno trovato che in questi pazienti odontoiatrici a rischio, un semplice algoritmo,
composto da soli 2 parametri (numero di denti mancanti e percentuale di profonde tasche paradontali), era efficace per identificare pazienti con diabete o pre-diabete non riconosciuto. In aggiunta, il test A1c si è dimostrato significativo, incrementando l'attendibilità dell'algoritmo.
Conclude la Dottoressa Evanthia Lalla, professore associato al College of Dental Medicine: "Il riconoscimento precoce del diabete è stato l'obbiettivo di medici e
ricercatori per anni, per intervenire in modo precoce
e permettere di evitare serie complicanze. Cambiamenti nello stile di vita relativamente semplici possono, in pazienti
pre-diabetici, evitare il passaggio a diabete vero e proprio. Le nostre scoperte offrono un approccio semplice, che può essere facilmente utilizzato in
odontoiatria."
Altri autori che hanno contribuito akka ricerca sono:
Dr. Carol Kunzel, associate clinical professor al College of Dental Medicine ed alla Columbia’s Mailman School of Public Health; Dr. Sandra Burkett, al College of Dental Medicine; ed il Dr. Bin Cheng, an assistant professor al Department of Biostatistics presso la Mailman School of Public Health.
Per saperne di più
Lalla E, Kunzel C, Burkett S, Cheng B & Lamster IB. Identification of unrecognized diabetes and pre-diabetes in a dental setting. Journal of Dental Research 2011; Epub ahead of print, DOI: 10.1177/0022034511407069.
Columbia University Medical Center
(MDN)
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