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Un comune batterio impedisce alle zanzare di diffondere il virus della Dengue (06/09/2011)

 

Ceppi di un batterio che si trova normalmente nei moscerini della frutta, può impedire che la zanzara Aedes aegypti trasmetta il virus della Dengue.
La scoperta del Dr. Alun Lloyd, un biologo matematico della North Carolina State University potrebbe portare ad un più efficace controllo della diffusione del virus nel mondo. Il Dr. Alun Lloyd partecipa al "Eliminate Dengue program", un consorzio di ricerca che include scienziati dell'Australia e degli Stati Uniti. 

Il programma ha come scopo arrestare la diffusione del virus da parte della zanzara Aedes aegypti, introducendo nell'attuale popolazione selvaggia di zanzare un batterio presente in natura, che si chiama Wolbachia, non pericoloso per l'uomo.

Spiega il Dr. Alun Lloyd: "Quando le zanzare portatrici di Wolbachia sono introdotte nell'ambiente, si accoppiano con gli esemplari selvaggi, passando la Wolbachia alla prole, fino a quando tutte le zanzare non hanno la Wolbachia.
Se le zanzare non si infettano con la Dengue non possono trasmetterla all'uomo."

I ricercatori hanno infettato femmine di zanzara con due differenti ceppi di batterio Wolbachia, noti come wMel e wMelPop-CLA, ed hanno fatto degli esperimenti per verificare la capacità dei ceppi di diffondersi nelle popolazioni di zanzare, in condizioni controllate. Hanno verificato che ambedue i ceppi sembrano aver bloccato la diffusione del virus della Dengue, e che il ceppo wMel è stato capace di infettare praticamente l'intera popolazione del test in poche generazioni.

Il Dr. Alun Lloyd ha contribuito con i modelli matematici che hanno aiutato i ricercatori ad interpretare i risultati degli esperimenti che hanno portato a scegliere il ceppo wMel come potenzialmente il migliore per interrompere la diffusione del virus della Dengue.

Conclude Lloyd: "Questo è un modo semplice, non chimico, non pericoloso, per ridurre il pericolo della Dengue per gli umani. Potrebbe veramente cambiare la vita di milioni di persone nel mondo."

La ricerca è pubblicata sul numero del 25 agosto 2011 di Nature. Conduce il programma il Dr. Scott O’Neill della Monash University, Melbourne, Australia.
I principali ricercatori in Australia e co-autori nello studio comprendono:
Dr. Ary Hoffmann della University of Melbourne, Dr. Scott Ritchie e Dr. Petrina Johnson della James Cook University e Dr. Thomas Walker della University of Queensland.
The Foundation for the National Institutes of Health through the Grand Challenges in Global Health Initiative of the Bill and Melinda Gates Foundation ha fornito i finanziamenti.

Per saperne di più
North Carolina State University

(MDN)

 


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(del Dott. Turetta)
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