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Herpes Simplex tipo 2: è contagioso anche senza sintomi (18/05/2011)

 

Le persone portatrici del virus dell'Herpes Simplex tipo 2 (HSV-2) possono essere contagiose anche in assenza di sintomi o lesioni genitali.

E' quanto emerge da una ricerca presentata da Anna Wald, M.D., M.P.H., del University of Washington and Fred Hutchinson Cancer Research Center, Seattle e pubblicata da JAMA, The Journal of the American Medical Association.

Secondo quanto emerge, il virus dell'Herpes Simplex tipo 2 è l'infezione sessualmente trasmissibile più diffusa nel mondo, con una stima di 536 milioni di persone infettate, ed un'incidenza annuale pari a 23,6 milioni di casi tra i 15 ed i 49 anni di età.
Negli U.S.A. è infetto il 16% degli adulti, ma solo tra il 10 ed il 25% di questi ha riconosciuto di essere infettato.
In ogni caso, la maggior parte delle infezioni avviene per mezzo di persone che non hanno una storia clinica di Herpes genitale.

Il Dr. Wald ed i suoi colleghi hanno comparato i dati e le caratteristiche sul contagio dell'Herpes genitale in 498 persone, immunocompetenti, positive al virus Herpes Simplex tipo 2, tra il marzo 1992 e l'aprile 2008.

Dallo studio risulta che il miglior modo per gestire le persone infettate dal virus dell'Herpes Simplex tipo 2 che hanno saputo di essere infette, dai test sierologici, dovrebbe includere informazioni riguardo ai sintomi genitali e supporto riguardo ad una potenziale trasmissione.
Il problema della trasmissione dell'infezione è un problema sia privato che di salute pubblica. La maggiore preoccupazione di molte persone con questa infezione è rappresentata dalla possibilità di contagiare i partners sessuali.
Secondo i ricercatori sono stati individuati diversi metodi che riducono, almeno parzialmente, il rischio di contagio: l'uso del preservativo, la terapia quotidiana con valacyclovir e la comunicazione del proprio stato. Ognuno di questi metodi dimezza, approssimativamente, il rischio di trasmissione dell'HSV-2.

Questo tipo di interventi, tuttavia, ha raggiunto solo una minima parte della popolazione ed è stato ininfluente nel contenere la diffusione del virus negli ultimi dieci anni.
Uno dei motivi è che le persone non sono consapevoli di essere infette né tantomeno della diffusione del virus, e le analisi che lo rivelerebbero sono raccomandate solo in casi limitati.
La speranza è che queste informazioni possano stimolare un dibattito sul modo di affrontare il virus Herpes Simplex tipo 2 negli Stati Uniti.

Autori
Elizabeth Tronstein, MPH; Christine Johnston, MD, MPH; Meei-Li Huang, PhD; Stacy Selke, MA; Amalia Magaret, PhD; Terri Warren, ANP; Lawrence Corey, MD; Anna Wald, MD, MPH.

Departments of Medicine (Drs Johnston, Corey, and Wald and Ms Tronstein), Laboratory Medicine (Drs Huang, Magaret, Corey, and Wald and Ms Selke), and Epidemiology (Dr Wald), University of Washington, Seattle; Vaccine and Infectious Disease Institute (Drs Johnston, Huang, Magaret, Corey, and Wald), and Program in Biostatistics (Dr Magaret), Fred Hutchinson Cancer Research Center, Seattle, Washington; and Westover Heights Clinic, Portland, Oregon (Ms Warren).

Per saperne di più
Vedi la pagina in inglese della notizia e

JAMA 2011;305[14]:1441-1449.
American Medical Associations

(MDN)

 


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