Ricercatori francesi hanno trovato un forte legame tra le parodontiti, infiammazioni dei tessuti che sostengono i denti, e lo sviluppo di aneurismi dell'aorta addominale (AAA).
Gli studiosi fanno parte dell'Unité mixte Inserm 698 diretta dal Dr. Jean-Baptiste Michel "Hémostase, bio-ingénierie, immunopathologie et remodelage cardiovasculaires", (Hôpital Bichat-Université Paris Diderot), in collaborazione con alcuni chirurghi vascolari dell'AP-HP (Bichat et Georges Pompidou) e di équipes di parodontologia (Hôpital Rothschild AP-HP et
Rennes).
L'aterosclerosi con le relative complicazioni cliniche, come gli ictus cerebrali o l'infarto del miocardio, rappresentano la prima causa di mortalità nei paesi industrializzati.
Gli aneurismi dell'aorta addominale (AAA) rappresentano una manifestazione clinica particolare dell'aterotrombosi a livello dell'aorta.
Colpiscono il 9% della popolazione adulta e sono responsabili dell'1-2% dei decessi tra gli uomini di età superiore ai 65 anni.
Gli aneurismi dell'aorta addominale (AAA) si caratterizzano per la formazione di un trombo (grumo di sangue) nel lume dell'aorta che contribuisce alla degradazione della parete ed, eventualmente, alla sua rottura, portando alla morte. In questo caso si parla anche di "rottura di aneurisma".
Questo trombo non blocca l'aorta, ma è una fonte di enzimi che digeriscono la parete del vaso sanguigno e funziona come punto di aggancio per i batteri che circolano.
Nel corso degli ultimi anni la ricerca ha mostrato che un trattamento con un antibiotico, la doxycyclina, riduceva la crescita degli aneurismi dell'aorta addominale.
Studi recenti hanno anche permesso di identificare batteri paradontali nei
campioni aterosclerotici prelevati da pazienti giapponesi. Tuttavia, fino ad ora, non era stata trovata nessuna evidenza di un rapporto causa - effetto, sugli animali.
Ora i ricercatori dell'Inserm e dell’AP-HP, coordinati da Olivier Meilhac, hanno mostrato che i batteri responsabili delle patologie alle gengive, come il Porphyromonas gingivalis, si trovavano in campioni di aneurisma aortici
umani. Olivier Meilhac ed il suo gruppo hanno, quindi, cercato di capire i meccanismi che
avevano portato a questa presenza.
Lavorando sui topi, i ricercatori hanno scoperto che i topi a cui era stato iniettato il Porphyromonas gingivalis presentavano aneurismi di maggiori dimensioni rispetto agli altri, e che vi era un'assenza di cicatrizzazione come nell'uomo.
La mancata cicatrizzazione del trombo può essere spiegata da un costante recrutamento di cellule immunitarie
chiamate neutrofili, incaricate di difendere l'organismo, la cui attivazione porta alla liberazione di elastasi che digerisce la parete dell'aorta.
Tuttavia, negli umani, la presenza di questi neutrofili sulla parete luminale del trombo può essere spiegata solo postulando la presenza di un agente che li attrae.
Per i ricercatori questo recrutamento potrebbe essere effettuato da ricorrenti leggere infezioni in bocca.
Secondo gli autori, nel tempo, questi risultati potrebbero permettere di rallentare o anche di fermare la progressione dell'aneurisma aortico addominale, trattando la patologia paradontale o seguendo una adeguata terapia antibiotica.
In futuro, il gruppo di Olivier Meilhac intende verificare la possibile applicazione di questi risultati ad altre manifestazioni cliniche di aterotrombosi, come le patologie che interessano la carotide o le coronarie.
Per saperne di più
Porphyromonas gingivalis Participates in Pathogenesis of Human Abdominal Aortic Aneurysm by Neutrophil
Activation. Proof of Concept in Rats
http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0018679
Autori e referenze
Sandrine Delbosc (1),(2), Jean-Marc Alsac (1),(4), Clement Journe (1),(2), Liliane Louedec (1),(2), Yves Castier (3), Martine Bonnaure-Mallet (5), Raymond Ruimy (6), Patrick Rossignol (7), Philippe Bouchard (2),(8), Jean-Baptiste Michel (1),(2), Olivier Meilhac (1),(2)
(1) INSERM (Institut National de la Sante´ et de la Recherche Médicale) U698, Paris, France,
(2) Université Denis Diderot, Paris, France,
(3) Service de chirurgie thoracique et vasculaire, Hôpital Xavier Bichat-Claude Bernard, AP-HP (Assistance
Publique - Hôpitaux de Paris), Paris, France,
(4) Service de chirurgie cardiovasculaire, Hôpital Européen Georges Pompidou, AP-HP (Assistance Publique -
Hôpitaux de Paris), Paris, France,
(5) Equipe de Microbiologie, UPRES-EA (Unité Propre de Recherche de l’Enseignement Supérieur-Equipe
d’Accueil) 1254, Université Européenne de Bretagne, Université de Rennes I, Rennes, France,
(6) Service de bactériologie et virologie, Hôpital Xavier Bichat-Claude Bernard, AP-HP (Assistance Publique -
Hôpitaux de Paris), Paris, France,
(7) CHU (Centre Hospitalier Universitaire) de Nancy, CIC (Centre d’Investigation Clinique); CIC9501; Université
Nancy, Faculté de Médecine; Inserm, U961, Vandoeuvre lès Nancy, France; Service de médecine vasculaire et
hypertension, Hôpital Europeen
Georges Pompidou, Paris, France,
(8) Département de Parodontologie, Service d’odontologie, Hôpital Garancière Rothschild, AP-HP (Assistance
Publique - Hôpitaux de Paris)
http://www.inserm.fr/
(MDN)
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