I ricercatori hanno studiato
3.274 australiani dai 75 ai 95 anni di età, che vivevano in casa, piuttosto che in strutture di accoglienza.
Di questi solo 2.783 ha fornito informazioni sulla propria attività sessuale.
Lo studio ha considerato fattori medici e sociali in tre sessioni nell'arco di 13 anni ed ha comportato la misurazione dei livelli ormonali e l'attività sessuale rispettivamente nella seconda e nella terza fase.
L'attività sessuale era dichiarata presente con almeno un rapporto nei precedenti 12 mesi.
Circa 1/3 degli uomini ha riportato almeno un rapporto nell'anno precedente, e circa metà di quanti si sono dichiarati sessualmente attivi si è dichiarata soddisfatta della frequenza dei propri rapporti sessuali.
L'assenza di rapporti è stata associata con fattori quali l'avanzare dell'età, bassi livelli di testosterone, mancanza di interesse sessuale nel partner o limitazioni fisiche, osteoporosi, cancro alla prostata, diabete, uso di farmaci per la depressione e per
il controllo della pressione sanguigna come i beta-bloccanti.
Nonostante molte persone, compresi alcuni medici, continuino a pensare che l'attività sessuale non sia importante per gli anziani, lo studio ha dimostrato che non è così. Anche dopo i 90 anni 1 uomo su 5 considera ancora il sesso importante, secondo quanto dichiarato da Zoe Hyde, coordinatore dello studio e ricercatore alla University of Western Australia.
Per saperne di più
Annals of Internal Medicine
(MDN)
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