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Biancospino: un'erba riscoperta dalla scienza
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Che il biancospino (chiamato in fitoterapia Crataegus Oxyacantha), arbusto dalle spine sottili, dai fiori bianchi e
rosei...fosse una pianta importante per la cura di molte malattie o disfunzioni corporee...è cosa ben nota fin dall'antichità.
Ebbene ora, anche la scienza moderna sembra porre più attenzione alle proprietà farmaceutiche di questa erba, tant'è che è sempre
più studiata per un particolare effetto terapeutico e cioè la capacità di abbassare i livelli di colesterolo nel
sangue.
Da una ricerca statunitense finalizzata a scoprire quali potessero essere le piante utili a ridurre il colesterolo (sono state
impiegate 700 erbe della farmacologia cinese), si è evidenziato, infatti, che proprio il biancospino sembra avere questa
capacità.
La ricerca, condotta prima in provette, poi sui criceti ed ora in atto su volontari umani, ha individuato che un componente del
biancospino, la berberina, aiuta le cellule del fegato a "catturare" le molecole di colesterolo nel sangue, affinchè
quest'organo le possa metabolizzare ed eliminare o trasformare in altri composti utili al corpo (ricordiamo che il colesterolo è una sostanza
importante per l'organismo come "fornitore" di energia per tante reazioni biologiche).
Nella sperimentazione umana sono state seguite 60 persone affette da seria ipercolesterolemia e di queste - per 3 mesi- 32 sono
state trattate con berberina due volte al giorno, mentre 28 con placebo (sostanza farmacologicamente inerte).
Ebbene, i risultati sono stati di una sensibile riduzione di colesterolo ed anche di trigliceridi in gran parte di pazienti che
assumevano la sostanza, mentre nei rimanenti trattati con placebo i livelli rimanevano stabili o peggiorati.
Attualmente si sta studiando il dosaggio di berberina tenendo conto che nei criceti si è evidenziato sia un meccanismo detto
dose-dipendente (più quantità-più effetto) sia una buona alternativa alle statine, farmaci attualmente utilizzati nella cura
dell'ipercolesterolemia, ma non privi di effetti collaterali.
Riguardo questi farmaci i ricercatori hanno anche evidenziato che il biancospino può essere a loro associato riducendone il
dosaggio (e dunque gli effetti collaterali) e non ultimo i costi, poichè la berberina costa in dose terapeutica solo 70 cents (di
dollaro) al giorno.
(Dott.
Antonio Turetta)
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L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un
intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale
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