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Punture di insetti
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Punture di insetti e shock anafilattico: novità sulla rivista The Lancet
(30/10/2001)

Vi sono individui che, in seguito a punture di insetti quali api e vespe, rischiano di morire in seguito a shock anafilattico; molto spesso questi individui non sanno di essere allergici al veleno di questi animali e lo scoprono solo nel momento in cui la loro vita è in pericolo. Oggi, un gruppo di ricercatori tedeschi dell'Università Ludwig Maximilians di Monaco di Baviera ha trovato un modo per individuare in anticipo i soggetti che corrono questo rischio.
Lo studio in oggetto ha coinvolto 114 persone sofferenti di reazioni allergiche a contatto con il veleno di questi due insetti ed hanno individuato nel sangue di 12 soggetti un livello particolarmente elevato dell'enzima triptasi. Tale enzima si trova nei mastociti, cellule del sistema immunitario che svolgono un ruolo importante nelle reazioni allergiche tanto che una concentrazione alta cronica della triptasi determina la mastocitosi, disturbo caratterizzato dall'accumulo di mastociti nella pelle e nel corpo che si manifesta con ponfi cutanei. Peraltro, quasi tutti i soggetti con elevate quantità di triptasi nel sangue presentavano anche mastocitosi: sono dunque questi soggetti i primi a divenire più vulnerabili nei confronti delle punture d'insetto.
La triptasi, ha dichiarato alla rivista "The Lancet" il portavoce dell'equipe tedesca Dagmar Ludolph Hauser, può fungere da spia di una probabile allergia alle punture di insetti e permettere così a tali soggetti di ricevere periodicamente trattamenti a base di veleno di api o vespe per prevenire le reazioni esagerate del sistema immunitario nel momento in cui si subisca una vera e propria puntura.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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