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Aritmie: con la magnetotecnografia visione tridimensionale del cuore (28/02/2001)

Ipovedenti: l'aiuto verrà dalla terapia genica (28/02/2001)

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Ipovedenti: l'aiuto verrà dalla terapia genica (28/02/2001)

Sono definiti ipovedenti tutti coloro che non hanno ancora raggiunto uno stato di cecità totale, bensì possiedono ancora un residuo visivo, seppur minimo. Per ogni individuo cieco, vi sono sei ipovedenti: in Italia i ciechi sono 180.000 ed a conti i fatti gli ipovedenti sono oltre un milione. Sono soggetti che risentono pesantemente della loro condizione soprattutto nella quotidianità poichè hanno subito un danno funzionale che presuppone un impedimento a svolgere compiti e semplici attività che richiedono una certa capacità visiva come leggere, scrivere, guardare la tv, muoversi.
Nonostante, come si può ben intendere, vivano una situazione di disagio determinata da questa riduzione della funzione visiva, essi non percepiscono alcun assegno dallo Stato, nemmeno per ottenere quegli ausili necessari a migliorarne perlomeno l'autonomia. Oggi, in soccorso a questi individui arriva la tanto discussa terapia genica che nel prossimo futuro dovrebbe permettere il miglioramento della prognosi di alcune malattie legate all'ipovisione ed ancora a tutt'oggi incurabili. Le malattie della cornea, per esempio, verranno trattate con cellule staminali in coltura allo scopo di costruire una cornea artificiale; le malattie della retina e del nervo ottico verranno trattate con impianti di microsensori a livello retinico o con il trapianto di cellule retiniche coltivate; le ulcere corneali verranno trattate con fattori di crescita estratti dai tessuti o ottenuti da colture cellulari; il glaucoma verrà trattato con geni veicolati mediante virus modificati.
L'attuazione di queste terapie dovrà aspettare ancora diverso tempo, tuttavia, in funzione dell'invecchiamento e dell'aumento della durata della vita che determinano un incremento delle patologie visive, la possibilità di ridurre al minimo questi fenomeni garantendo ai cittadini migliori condizioni di vita è accolta dagli esperti come una manna dal cielo: i miglioramenti qualitativi e quantitativi di assistenza, prevenzione e cultura sanitaria permetteranno a molti pazienti destinati alla cecità di riuscire a conservare un certo residuo visivo.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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