Università di Vanderbilt (Tennessee, U.S.A.): allo studio un cristallino artificiale
(27/07/2001)

Il suo nome è Jin Hui Shen, è un oftalmologo dell'Università di Vanderbilt (Tennessee, U.S.A.) e sta cercando di mettere a punto un "cristallino artificiale" che possa ridare la vista a chi soffre di cataratta, l'invalidante opacizzazione del cristallino.
Fino ad oggi, per risolvere il fastidioso offuscamento derivante dalla malattia si interveniva con l'asportazione del cristallino appannato ed alla sua sostituzione con uno finto che, però, permette di mettere a fuoco solo ad una distanza prefissata, con obbligo di indossare gli occhiali per vedere da lontano e da vicino. Lo studioso americano ha pensato allora di ovviare alle limitazioni del cristallino finto mettendone a punto uno artificiale monofocale tramite un set di sei lenti sovrapponibili garanti di una più ampia messa a fuoco.
E' già stato creato un prototipo dell'invenzione che, inserito nell'occhio con intervento chirurgico analogo a quello della sostituzione, permette alle lenti di sovrapporsi tra di loro in relazione alla contrattura del muscolo oculare: al rilassamento muscolare corrisponde un aumento del grado di sovrapposizione, mentre alla contrazione corrisponde il loro allontanamento. Il medico americano si dichiara ottimista anche se non dimentica l'incognita della proliferazione cellulare successiva all'intervento che può rendersi responsabile dell'indurimento del contenitore naturale in cui la lente alloggia causando difficoltà di movimento alle sei lenti. A fare chiarezza saranno le prime sperimentazioni sull'uomo prevista per la fine del prossimo anno.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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