Anemia di Falconi: allo studio la terapia genica
(2411/2000)

Si chiama anemia di Fanconi e colpisce un bambino su 350.000 nati vivi; malattia ereditaria che consiste nella eccessiva rottura dei cromosomi al momento della mitosi, essa si manifesta con anemie più o meno gravi caratterizzate da diminuzione dei globuli rossi e delle piastrine ed è spesso associata ad infezioni e tumori. Al quadro descritto si aggiungono poi anomalie renali e ritardi della crescita.
Fino ad oggi, per trattare la grave patologia, l'unica possibilità era il trapianto di midollo osseo allogenico HLA donato da consanguinei. Presso l'Università del North Carolina (U.S.A.) si sta però sperimentando un nuovo metodo di intervento: quello con la terapia genica. E' la prima volta nella storia che questo tipo di terapia viene utilizzata allo scopo di correggere anomalie o carenze di geni e, di conseguenza, non è ancora certo il successo; attualmente sono quattro i bambini sui quali si sta intervenendo con questa metodologia e fra di essi vi è una bambina italiana.
Lo scopo del dr. Chris Walsh, al quale sono stati affidati i bambini, è quello di trovare la cura molecolare alla malattia, tentativo assai complicato poichè solo una piccola frazione del gruppo CD-34 possiede cellule in grado di produrre qualunque altro tipo di cellula: l'eminente professore vi tenterà introducendo nella frazione, per via endovenosa, il gene mancante tramite un retrovirus inattivato con il fine di far depositare le cellule riparate nel midollo osseo.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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