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Ipertensione (21/06/2001)

Nonostante gli specialisti possano fare ricorso a svariate tecniche per verificare se il rischio ipertensione sia realmente ridotto in un paziente iperteso già in terapia, ancora oggi tale analisi risulta difficile soprattutto perchè la pressione arteriosa non è un parametro fisso ma una grandezza sensibilmente variabile a seconda delle attività e dello stress a cui ognuno è sottoposto. Nasce quindi il problema di come quantificare con precisione sia il rischio associato a valori variabili nell'arco delle 24 ore sia gli effetti sortiti dalla terapia sulle alterazioni pressorie di un'intera giornata.
Primo punto di partenza per una diagnosi precoce e una discreta prevenzione è il monitoraggio dinamico della pressione arteriosa nelle 24 ore unitamente all'automisurazione da parte del paziente stesso. Inoltre sembra utile identificare tutte le piccole differenze esistenti nel DNA, i cosiddetti polimorfismi genetici, e comprenderne la possibile influenza sulla pressione arteriosa: in tal modo sarà possibile tracciare una sorta di impronta digitale genetica di ogni individuo per rivelare la maggiore o minore tendenza a sviluppare ipertensione arteriosa nel corso della vita. Oltre ad un'origine genetica dei meccanismi responsabili dell'aumento della pressione, le cause di tale scompenso sono naturalmente da ricercarsi anche nelle abitudini di vita, nelle abitudini comportamentali e nell'alimentazione. Ottimi risultati si sono riscontrati soprattutto nelle modifiche di stile di vita errati in combinazione con farmaci antiipertensivi.
Oggi è possibile ottenere una riduzione della pressione anche tramite un training specifico alla respirazione lenta e profonda. Il metodo può essere messo in atto utilizzando un computer associato ad un sensore di attività respiratoria e ad un generatore musicale che guida la respirazione verso frequenze più basse. I risultati delle prime sperimentazioni verranno presentati nei prossimi giorni durante il Meeting Europeo che si terrà a Milano.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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