E' ufficiale: le campagne antifumo negli USA non hanno ridotto il numero dei fumatori (16/06/2003)

Le martellanti costosissime campagne e l'estremismo giacobino degli attivisti antifumo non hanno ridotto, negli Stati Uniti, il numero dei fumatori. Negli anni, il numero è rimasto costante.
E' quanto emerge dall'annuale studio dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta pubblicato il mese scorso.

Il fatto nuovo, invece sta nel forte incremento della percentuale di fumatori part-time che, a detta degli stessi ricercatori, preoccupano come i fumatori a tempo pieno, citando studi che dimostrerebbero i dubbi benefici dati dalla riduzione del fumo.
Uno studio europeo, durato 16 anni, ha dimostrato che i fumatori che hanno dimezzato la quantità di sigarette hanno mostrato gli stessi problemi di salute di quelli che non hanno diminuito. I medici hanno poi evidenziato che chi ha diminuito in numero di sigarette, tende ad aspirare più profondamente vanificando il calo numerico.

Il numero dei fumatori part-time, quelli cioè che non fumano sempre, ma solo in certe situazioni o in certi giorni, è aumentato vertiginosamente raggiungendo la percentuale del 23% del totale dei fumatori adulti. I ricercatori ammettono di non sapere praticamente nulla di questa categoria di fumatori, nemmeno se si tratti di ex forti fumatori o di nuovi giovani.

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