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Identificato un rapporto tra infezioni, aterosclerosi e malattie cardiocircolartorie
(16/01/2002)

Dalla Johannes Gutenber University di Magonza in Germania arriva la conferma dell'esistenza di una precisa relazione tra la frequenza delle infezioni virali o batteriche e lo sviluppo dell'aterosclerosi con conseguente rischio di malattie cardiache: secondo il coordinatore della ricerca tedesca, Hans Rupprecht, le persone esposte a più infezioni nell'arco della vita presentano un'estesa aterosclerosi alle arterie del cuore, del collo e delle gambe e dunque corrono un rischio maggiore di incorrere in una malattia a carico dell'apparato cardiocircolatorio.
Il dr. Rupprecht ha analizzato 572 pazienti con problemi cardiovascolari sottoponendoli ad analisi atte a verificare lo sviluppo degli anticorpi dei virus dell'herpes, del citomegalovirus, del virus responsabile della mononucleosi e di alcuni batteri: Chlamydia, Mycoplasma pneumoniae, Helicobacter pylori e Hemophilus influenzae tenedoli sotto osservazione per tre anni. Ebbene, il rischio di morte cardiovascolare è risultato essere del 3.1 per cento in soggetti con meno di tre infezioni, del 9.8 per cento in soggetti con quattro o cinque agenti patogeni e ben del 15 per cento in chi aveva sofferto di oltre sei malattie infettive. Peraltro, il 20 per cento dei pazienti con aterosclerosi positivi a sei-otto infezioni è deceduto nel corso dei tre anni.
E' bene sottolineare che sebbene le infezioni virali e batteriche siano strettamente correlate al rischio di decesso per problemi cardiocircolatori, esse non possono esserne considerate la causa.


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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