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Tracciato lo sviluppo dell'Alzheimer
(15/04/2002)

E' apparso sulla rinomata rivista scientifica "Proceedings of the National Academy of Sciences" lo studio condotto dal neurologo londinese Donald Price grazie al quale si è riusciti a tracciare per la prima volta la "via dell'Alzheimer" e cioè il modo in cui il morbo degenerativo nasce e si sviluppa fino a raggiungere il cervello.
Il medico inglese è riuscito nell'intento utilizzando la MRI, magnetic resonance imaging, una tecnica che crea immagini tridimensionali sfruttando la risonanza magnetica. Il dr. Price e la sua equipe hanno sottoposto a risonanza magnetica tre gruppi di individui: uno in cui la malattia era ancora allo stadio iniziale e quindi ancora priva di sintomi; uno costituito da ammalati in maniera non grave ed un altro allo stadio finale. In questo modo si è riusciti ad ottenere delle immagini che mostravano il percorso del morbo: esso nasce nella zona del cervello deputata della memoria per poi espandersi a quelle deputate del linguaggio e della percezione; allo stadio finale della malattia la zona della memoria appare atrofizzata per ben due terzi. Ancor prima che i primi sintomi si manifestino, la parte sia destra sia sinistra dell'ippocampo danno i primi segni di atrofia: i neuroni muoiono, le connessioni si inattivano e si formano grovigli di cellule morte; di conseguenza la memoria scompare, le connessioni diminuiscono ed i neuroni ancora attivi riducono la propria attività; si formano così nuovi gruppi di cellule morte e così via fino a quando la malattia interessa tutta l'area cerebrale.
Grazie a questi risultati sarà ora possibile distinguere precocemente il morbo di Alzheimer da altre forme di demenza senile e magari testare anche l'efficacia di nuovi farmaci.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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