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Nuova tecnica di intervento nel trapianto di rene (15/03/2001)

I reni sono costituiti da unità funzionali della filtrazione del sangue chiamati nefroni e da innumerevoli tubicini detti anse di Henle nei quali avviene il completamento della filtrazione. Una scorretta o mancata funzionalità di questi organi insostituibili determina una condizione di vita difficile per il paziente che deve sottoporsi alla dialisi con regolarità per sopperire alle lacune renali.
Oggi, però, si spalancano nuove porte nell'ambito del trapianto: per la prima volta in Italia, infatti, è stata praticata una nuova tecnica per il trapianto di questo delicato organo. L'equipe di medici ha operato il laparoscopia presso l'Istituto Mediterraneo per i trapianti di Palermo mettendo in atto una tecnica mininvasiva per molti aspetti analoga a quella utilizzata per l'estrazione dei calcoli alla cistifellea. Il paziente è un uomo di 41 anni, in dialisi da due, a cui è stato donato il rene dalla moglie trentottenne. L'organo è stato estratto dalla donna attraverso tre minuscoli fori ed una altrettanto minuscola incisione praticata al di sotto dell'ombelico; il rene è stato trapiantato nel paziente già subito dopo pochissimi minuti. Il donatore vivente ha lasciato l'ospedale dopo 24 ore di degenza ed il ricevente già dopo 48 ore aveva riacquistato la funzionalità perduta.
Come detto precedentemente, quello palermitano è il primo intervento effettuato in Italia; tuttavia negli Stati Uniti questa tecnica è stata praticata con successo su oltre 4.000 pazienti nel 2000.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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