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Nuova tecnica per l'angioma  (15/01/2001)

E' un'equipe dell'Ospedale San Raffaele di Milano la messa a punto di una nuova tecnica laser per risolvere gli angiomi più insidiosi. Sono ormai anni che gli angiomi piani, vale a dire quelli superficiali e caratterizzati da macchie rossastre, vengono trattati con il laser; quelli invece più profondi che presentano masse piuttosto voluminose in rilievo sulla cute e che si rendono responsabili anche di sanguinamenti ed alterazioni muscolari o ossee, sono sempre stati difficili e pericolosi da eliminare poichè il semplice raggio laser non riesce a raggiungere i vasi sanguigni dilatati.
La nuova metodica italiana sfrutta invece l'utilizzo di una fibra ottica collegata al laser: tramite un foro di pochi millimetri sulla pelle, tale fibra viene inserita nell'angioma coagulandolo e permettendone di conseguenza il riassorbimento. La tecnica, sperimentata inzialmente su 14 pazienti affetti dalla sindrome di Sturge-Weber, malattia congenita che comporta la formazione di grossi angiomi facciali e cerebrali, ha dato eccellenti risultati soprattutto se effettuata nei primi anni di vita: negli adulti infatti le malformazioni sono ormai irreversibili e l'intervento può rivelarsi utile solo per limitare i danni con una riduzione della massa dell'angioma. Le sperimentazioni hanno dato esito positivo anche nel trattamento di angiomi presenti nella cavità orale o sulla punta del naso che si rendono responsabili di lesioni cutanee, sanguinamenti ed ulcerazioni.
L'intervento con il laser associato alla fibra ottica si svolge in più sedute, variabili a seconda delle dimensionidell'angioma; per gli adulti si pratica una semplice anestesia locale mentre per i bambini si preferisce una sedazione generale. L'intervento è a carico del Servizio Sanitario Nazionale nei casi in cui vi si ricorre per incolumità della salute e non a scopo prettamente estetico.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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