Un'importante scoperta sul cervello al San Raffaele di Milano (14/03/2001)

E' da attribuirsi a due ricercatori italiani una delle scoperte più sensazionali di questo inizio millennio: il cervello umano è soggetto ad ammalarsi perchè la sue evoluzione è stata troppo rapida. La marcata vulnerabilità del cervello di fronte a malattie degenerative quali morbo di Alzheimer e Parkinson risiede nel fatto che le proteine presenti nelle cellule cerebrali contengono numerose "sequenze ripetute": l'ipotesi ha trovato riscontro in uno studio condotto sui genomi di trentanove specie in cui si è osservato che più si saliva nella scala evolutiva più si incontravano moduli (serie di aminoacidi) che si ripetevano nella medesima proteina.
Edoardo Boncinelli e Giovanni Lavorgna, questi i nomi dei due ricercatori del San Raffaele di Milano, spiegano che mentre nei batteri le proteine che presentano questa peculiarità sono poche e nel topo molte, nell'uomo sono presenti in numero elevatissimo; questo perchè nel processo evolutivo umano le modificazioni dell'organismo sono avvenute tramite l'utilizzo di pezzi di proteine già sfruttati con successo anzichè con l'invenzione di nuovi. Considerando che il cervello umano ha triplicato il proprio peso in "soli" due milioni di anni, ecco spiegato perchè l'organo in cui questa caratteristica è più evidente sia il nostro cervello. Purtroppo però questo stratagemma messo a punto dal nostro organismo presenta anche un caro prezzo da pagare. Ogni proteina, infatti, è codificata da un gene e tale ripetitività si ripercuote anche sul gene che la produce; quest'ultimo avrà molte sequenze di base ripetute che tenderanno a moltiplicarle sempre di più; questa abitudine, da un lato consente una rapida evoluzione, ma dall'altro espone anche ad una varietà di mutazioni: quando un gene è mutato la proteina da esso prodotta non funziona. Tale malfunzionamento si rende responsabile di malattie a carico delle cellule cerebrali con compromissione delle funzioni umane più nobili ed evolute: linguaggio, memoria, capacità cognitive.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
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