Dalla rivista "Obstetrics and Gynecology" uno studio sugli effetti dell'induzione del travaglio sul parto cesareo in gravidanze che si erano prolungate oltre il termine (13/06/2001)

Un medico americano della University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas ha studiato gli effetti dell'induzione del travaglio sul parto cesareo in gravidanze che si erano prolungate oltre il termine; lo studio ha coinvolto 1.325 donne che avevano raggiunto la 41ma settimana di gravidanza e per le quali era programmata l'induzione del travaglio alla 42ma settimana. Fulcro dello studio era verificare l'incidenza dei parti cesarei nelle donne il cui travaglio si avviava spontaneamente rispetto a quelle in cui questo era stato indotto.
Per il 52 per cento delle gestanti il travaglio è iniziato prima dell'induzione programmata, mentre nel restante 48 per cento è stato indotto con tempi più lunghi in questo ultimo caso. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista "Obstetrics and Gynecology" dove si riferisce che il numero eccessivo di parti cesarei in gravidanze che si prolungano oltre il termine è dovuto non all'induzione del travaglio, bensì a fattori di rischio intrinsechi delle pazienti quali l'avanzata età gestazionale, una cervice non dilatata, l'anestesia epidurale.
L'incremento negli ultimi anni, quindi, dei parti cesarei è da far risalire a questi fattori di rischio e non all'induzione del travaglio.

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