Il virus dell'epatite G per indebolire quello dell'HIV
(12/09/2001)

Potrebbe essere l'epatite G, malattia virale che non provoca particolari problemi di salute, la nuova frontiera per combattere il micidiale virus dell'HIV. La notizia arriva dal Veterans Affairs Medical Center dell'Iowa (U.S.A.), dove il dr. Jack T. Stapleton ha constatato che i soggetti sieropositivi affetti anche dal virus Gbv-C, responsabile della malattia, presentano una sopravvivenza maggiore rispetto ai soggetti che non ne sono colpiti.
Il dr. Stapleton ha tenuto sotto osservazione 362 sieropositivi per quattro anni, giungendo alla conclusione che tra i due germi responsabili delle malattie vi è una sorta di intolleranza che indebolisce l'effetto dell'HIV causandone il rallentamento della replicazione. La scoperta è sicuramente da considerarsi sensazionale poichè è la prima volta, dopo tanti anni, che viene alla luce un elemento in grado di inibire il terribile virus responsabile della malattia definita "il male del secolo"; tuttavia bisogna considerare che nei sieropositivi il sistema immunitario riesce quasi sempre a debellare il virus Gbv-C e quindi una seconda infezione indotta risulterebbe inefficace.
Il Gbv-C, si è premurato di sottolineare Stapleton, non può ancora essere considerato un farmaco anti HIV soprattutto perchè di questa forma di epatite si conosce ancora poco ed infettare soggetti sani con il suo virus è da considerarsi pericoloso e prematuro.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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