Maggiore rischio di malformazioni con l'ICSI
(12/07/2001)

La sigla ICSI identifica l'iniezione intracitoplasmatica di sperma che permette l'instaurarsi di una gravidanza; tale tecnica è stata oggetto di uno studio elvetico che ha rivelato i maggiori rischi per i bimbi nati grazie a questo metodo di presentare malfaormazioni gravi rispetto ai bimbi concepiti spontaneamente.
Lo studio, al quale hanno collaborato 59 centri IVF, ha coinvolto 2.809 donne gravide sottoposte ad ICSI; tutte le gravidanze erano avvenute in seguito ad un trasferimento di embrioni non congelati e tutti i bambini erano nati dopo più di 16 settimane di gestazione. Durante tutto il periodo della gravidanza le donne sono state controllate per verificare l'andamento della gestazione ed eventuali interruzioni o mortalità fetali. Le malformazioni riscontrate erano sensibilmente maggiori nel gruppo sottoposto ad ICSI rispetto al gruppo di controllo e le parti maggiormente colpite erano il sistema muscoloscheletrico, l'apparato genitale, il cuore ed il sistema circolatorio. Le conclusioni del dr. Ludwig, coordinatore della ricerca, sono che tali malformazioni sono determinate dall'utilizzo della tecnica ICSI combinata ad alcune componenti quali almeno un genitore affetto da una malformazione, età superiore ai 35 anni e una attività lavorativa che costringe al contatto con sostanze tossiche.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
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