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Neoplasia renale: l'ablazione per radiofrequenza
(11/10/2001)

Un intervento senza precedenti è stato eseguito in Texas, precisamente presso il "UT Southwestern Medical Center" di Dallas, un paio di mesi fa su un paziente colpito da neoplasia renale.
I chirurghi hanno applicato una metodica mai impiegata prima: essi, anziché servirsi della tradizionale lama, hanno utilizzato un sistema di ablazione per radiofrequenza, vale a dire un ago che nella sua estremità è in grado di raggiungere e ricoprire una massa tumorale e cuocerla grazie appunto all'emissione di onde radio. Con tale metodo, in soli sette minuti il tumore raggiunge la temperatura di 105 gradi centigradi e muore. Il nemico dell'organismo non viene asportato bensì ucciso sul posto.
Il paziente, un uomo di 62 anni affetto da un cancro ad entrambe i reni e già operato ad uno dei due organi nello scorso mese di agosto, è ritornato a casa sulle proprie gambe già dopo solo un'ora dall'intervento. La scelta dei chirurghi di intervenire con questo tipo di intervento è da ricercarsi nel fatto che la cicatrice relativa al primo intervento rendeva difficoltose, per non dire impossibili, le manovre di asportazione con un tradizionale intervento chirurgico ed inoltre, il secondo organo era affetto da una forma tumorale di dimensioni inferiori. Nessuno sa, attualmente, se la metodologia chirurgica utilizzata, diventerà intervento comune anche per altre forme di tumore.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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