Cellulari con l'etichetta (11/10/2000)

Il cellulare, utile mezzo di comunicazione, in pochi anni ha invaso il mondo diventando per molti un compagno indispensabile. In concomitanza alla sua diffusione esso si è anche trovato al centro di discussioni il cui oggetto erano gli effetti negativi esercitati dal suo uso sulla nostra salute. Ebbene, per il 2001 è prevista l'applicazione sugli apparecchi cellulari di un'etichetta indicante il tasso di onde elettromagnetiche emesse; una sorta di analogo alla dicitura riportata sui pacchetti di sigarette per indicare le percentuali di nicotina e di condensato. Inoltre, come sui pacchetti di sigarette compare la scritta "nuoce gravemente alla salute" sui cellulari comparirà la dicitura "l'uso prolungato può nuocere alla salute".
Posto che il cellulare è un oggetto da utilizzare con cautela, l'idea dell'etichetta preventiva giunge dai produttori che vogliono tutelarsi da eventuali cause legali promosse dagli utenti che si ritengono danneggiati dall'uso del telefonino: è recente infatti la richiesta di un risarcimento pari ad 800 milioni di lire, ai danni della Motorola, avanzata da un neurologo americano colpito da tumore al cervello secondo lui provocato dall'uso prolungato del cellulare.
L'ente di controllo delle telecomunicazioni (Fcc), ha fissato come limite massimo accettabile 1.6 watt per Kg in regime di massima potenza. I consigli degli esperti per evitare spiacevoli conseguenze sono quelli di utilizzare il cellulare solo per chiamate veloci che non richiedano lunghi minuti di conversazione, scegliere il cellulare che funziona a frequenza più bassa, non esporre i bambini alle onde elettromegnetiche, utilizzare l'auricolare per telefonate prolungate, preferire modelli con antenna estraibile.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
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