Novità nella cura della malaria
(10/10/2001)

Senza il chinino David Livingstone, il celebre esploratore che lo aveva addirittura definito "la più dannosa delle medicine", sarebbe con ogni probabilità morto di malaria molto prima di quando ciò avvenne realmente. Col passare degli anni, poi, il chinino è stato sostituito da altri farmaci soprattutto in funzione del fatto che l'agente della malaria, il plasmodio, si era gradatamente rinforzato.
Oggi, un'equipe di medici americani è riuscita a produrre il chinino sintetico, traguardo di carattere storico se si pensa che i ricercatori di tutto il mondo stanno tentando questa produzione da oltre cento anni, senza risultati. Infatti essi si scontravano sempre con il problema, per la sintesi del chinino, di realizzare una molecola con gli atomi di carbonio perfettamente orientati all'interno della struttura; problematica, invece risolta dai ricercatori della Columbia University in Pennsylvania.
Il chinino non cura la malaria in sè, ma riesce efficacemente ad interferire con la crescita del plasmodio; la speranza degli esperti è che la sostanza sintetica riesca anche ad agire sulla malattia e magari produrre delle varianti più potenti e meno tossiche per l'organismo dell'uomo e apportare un sensazionale contributo alla profilassi antimalarica.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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