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Diabete giovanile di tipo I: negli USA si testa un un anticorpo monoclonale (09/07/2002)

Nonostante le ricerche non si fermino mai e siano stati fatti grandi passi avanti negli ultimi anni, il diabete giovanile di tipo I resta ancora una malattia misteriosa priva di cure. Ciò che è conosciuto agli esperti è solo che si attua una autodemolizione delle cellule pancreatiche produttrici di insulina, senza tuttavia saperne il perchè.
Una ennesima ricerca della Fondazione americana per la ricerca sul diabete giovanile, però, dà ancora una speranza alla lotta contro questa malattia: un anticorpo monoclonale, farmaco estremamente selettivo che disattiva il meccansimo di autoaggressione caratterizzante la malattia. Esso agisce disarmando le cellule chiamate linfociti T che si rivoltano contro le isole pancreatiche distruggendole, peraltro con irrilevanti effetti collaterali destinati comunque a scomparire una volta sospeso il trattamento. La cura, attualmente testata su dodici pazienti americani, ha durata molto breve: solo due settimane. Questo si spiega perchè i ricercatori si sono avvalsi del principio della vaccinazione; hanno cercato semplicemente di modificare la storia naturale della malattia spostando verso un effetto protettivo la reazione immunitaria lesiva nei confronti delle cellule che producono l'insulina.
I primi risultati lasciano presagire buone possibilità e ora i ricercatori cercheranno di modulare un calendario di trattamenti di richiamo che mantangano costante il blocco della reazione autoaggressiva.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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