Uno studio della Dr.ssa Lori Brown della U.S. Food and Drug Administration di Rockville, nel Maryland su protesi mammarie al gel di silicone e rischi di fibromialgie e di altre patologie connettivali (09/05/2001)

Un'equipe americana guidata dalla Dr.ssa Lori Brown della U.S. Food and Drug Administration di Rockville, nel Maryland, ha condotto una ricerca al termine della quale è risultato che il gel di silicone migrato all'esterno di una capsula fibrosa cicatriziale costituitasi attorno ad una protesi mammaria sarebbe responsabile di un maggiore rischio di fibromialgie e di altre patologie connettivali.
L'equipe impegnata nella ricerca ha valutato i dati relativi a 344 donne sottoposte a mastoplastica negli anni compresi tra il 1970 ed il 1988; ebbene, sul totale dei soggetti esaminati, ben il 68.6 per cento aveva rilevato una rottura protesica con dispersione extracapsulare nel 21.2 per cento dei casi. Il rapporto tra casi diagnosticati di fibromialgia tra le donne con dispersione extracapsulare è risultato pari al 2.7 per cento, mentre in riferimento ad altre patologie del tessuto connettivale quali polimiosite, tiroidite di Hashimoto, dermatomiosite, polimialgia, fibrosi polmonare, è stato pari al 3.7 per cento.
Nonostante le percentuali siano piuttosto basse, le correlazioni sono rimaste significative perchè catalogate in base ad età, durata della protesi, ubicazione e casa produttrice. Dunque se studi futuri confermeranno questi dati si dovrà valutare l'eventualità di proporre uno screening di accertamento di eventuali rotture protesiche alle donne sottoposte a mastoplastica con gel di silicone per prevenire i danni ad essa correlati.

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