Angioplastica coronarica: un passo avanti con il Carbostent
(07/05/2001)

La Sorin Biomedica Cardio, società leader nel settore della cardiologia e della cardiochirurgia, ha recentemente aperto al pubblico le porte del suo stabilimento di Saluggia (VC) per mostrare gli enormi passi avanti compiuti a livello mondiale dalla ricerca italiana.
Innanzitutto si è parlato dei pacemaker destinati ai soggetti bradicardici, vale a dire con battiti cardiaci troppo lenti: la Sorin ha infatti realizzato, grazie all'utilizzo di microprocessori, degli stimolatori intelligenti che riescono a mantenere costante il battito cardiaco ed i cui sensori sono in grado di leggere gli stati d'animo del paziente modificando a seconda dell'esigenza il ritmo del battito. Altre interessanti produzioni riguardano le valvole cardiache artificiali, di cui l'azienda è la principale produttrice in Europa, e l'angioplastica coronarica che ha visto nascere il Carbostent. Si tratta di un prodotto di recentissima creazione destinato a risolvere problemi di aterosclerosi. Il classico intervento di angioplastica prevede l'inserimento, tramite una minuscola incisione a livello inguinale, di un catetere in materiale plastico costituito da un tubicino lungo e sottile alle cui estremità viene posizionato un palloncino il quale, gonfiandosi, schiaccia la placca e ristabilisce così il corretto flusso sanguigno nelle arterie coronariche. In seguito sia il catetere che il palloncino vengono rimossi. L'intervento descritto tuttavia non garantisce un risultato stabile ed altresì presenta alcune controindicazioni: prima di tutto il palloncino va continuamente gonfiato e sgonfiato per permettere alla circolazione di non fermarsi del tutto causando trombosi e la parete della coronaria interessata può risentire della continua pressione a cui è sottoposta. Ecco allora il motivo della nascita dello Stent sopracitato: si tratta di una gabbietta metallica tubolare sottilissima che viene impiantata in maniera definitiva nella zona in cui è presente la placca aterosclerotica; la tecnica di intervento è analoga a quella dell'angioplastica, solo che lo Stent viene inserito e modellato sopra il palloncino. Quando questo arriva nella zona della placca si gonfia e provoca l'allargamento della gabbietta che si modella lungo le pareti della coronaria.
Analisi cliniche hanno dimostrato una sensibile riduzione della riformazione della placca in soggetti trattati con questo innovativo strumento.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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