Un team di ricercatori della SDSU - San Diego State
University ha scoperto che l'olio di pesce
contaminato da inquinanti organici perde le sue
proprietà anticancro.

L'olio di pesce, ricco di sani acidi grassi
polinsaturi, può proteggere da alcuni tipi di
cancro, ma molti pesci sono contaminati da tossine
presenti nell'acqua.
Un nuovo studio condotto da ricercatori
dell'Università Statale di San Diego ha scoperto che
l'olio di pesce che contiene tossine perde gran
parte delle sue proprietà di protezione dal cancro.
Nel 2004, la Food and Drug Administration degli
Stati Uniti ha pubblicato una raccomandazione
secondo la quale i bambini e le donne in stato di
gravidanza, in atto o potenziale, dovrebbero evitare
di mangiare grandi quantità di pesce e molluschi.
Quasi tutti i pesci e molluschi contengono mercurio,
pericoloso non solo per i bambini in via di
sviluppo.
Negli ultimi anni, la FDA ha ampliato l'allerta
aggiungendo al mercurio anche alcune sostanze
chimiche pericolose chiamate policlorobifenili o
PCB.
I PCB appartengono a una classe di sostanze
chimiche, note come inquinanti organici persistenti
(persistent organic pollutant POP), che si degradano
molto lentamente nell'ambiente.
Nel 2001 il governo degli Stati Uniti ha firmato un
accordo mondiale che vietava l'utilizzo degli
inquinanti organici persistenti noti in quel momento
ed i livelli nell'ambiente sono rapidamente calati.
Ma i POP si trovano ancora nella catena alimentare,
soprattutto nel pesce.
I pesci più grandi mangiano quelli più piccoli ed i
POP si accumulano a concentrazioni più elevate.
Mee Young Hong, professore dell'alimentazione alla
San Diego State University afferma che "i grandi
pesci ora sono la più frequente fonte di
contaminazione POP per gli esseri umani".
Alcuni rischi per la
salute, come gli effetti sulla riproduzione, sullo
sviluppo, gli effetti comportamentali, neurologici,
endocrini ed immunologici, sono stati collegati al
consumo di pesci con alte concentrazioni di queste
tossine, ma nessuno ha esaminato come la
concentrazione di POP influisce sugli effetti
salutari dell'olio di pesce.
Per scoprirlo, Hong e il
co-autore Eunha Hoh, membro della facoltà di salute
ambientale della SDSU, hanno condotto uno studio che
ha analizzato i vari livelli di esposizione POP nei
ratti.
Sono stati dati a ratti
neonati o pesce purificato adulterato con POPs
(compresi i PCB), o olio di pesce purificato, o olio
di mais come controllo.
I ricercatori hanno poi seguito la loro salute nel
corso delle successive 9 settimane.
Hong, Hoh e i loro
colleghi hanno scoperto che i ratti ai quali era
stato somministrato l'olio di pesce purificato privo
di tossine avevano il minor numero di polipi
pre-tumorali.
I ratti ai quali era
stato somministrato l'olio di mais hanno avuto la
maggior parte di polipi, dimostrando che, come
previsto, non vi era stato alcun effetto protettivo.
Ma anche i ratti ai
quali era stato somministrato l'olio di pesce
contaminato con POP hanno avuto un alto numero di
polipi, facendo pensare che l'olio aveva perso gran
parte delle sue proprietà protettive contro il
cancro.
I ricercatori invitano
perciò a mangiare pesce seguendo le avvertenze già
valide per il mercurio: pesci più piccoli, più bassi
nella catena alimentare, hanno accumulato meno
veleni.
Quando poi si acquistano
integratori di olio di pesce, è meglio cercare
confezioni che dichiarano di provenire da piccoli
pesci, e con una dichiarazione da parte del
produttore che garantisce di avere rimosso i
contaminantie di provenienza da pesci piccoli.
Hoh conclude ricordando
che negli U.S.A. non ci sono regolamenti reali per
gli integratori alimentari, e bisogna che ciascun
consumatore controlli le etichette.
Per saperne di più
Fish Oil Contaminated with Persistent Organic
Pollutants Induces Colonic Aberrant Crypt Foci
Formation and Reduces Antioxidant Enzyme Gene
Expression in Rats
The Journal of Nutrition
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SDSU - San Diego State University
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Marco Dal Negro |