C'è un legame tra la depressione post partum ed i
livelli dell'ormone allopregnanolone, almeno per
quanto riguarda le donne con problemi dell'umore già
evidenziati da specifiche diagnosi.

Uno studio realizzato da ricercatori della Johns
Hopkins Medicine ha mostrato che, nelle donne già a
rischio, bassi livelli dell'ormone allopregnanolone
nel secondo trimestre di gravidanza sono associati a
maggiori probabilità di vivere uno stato di
depressione post partum.
Consapevoli dei limiti di questo studio, i
ricercatori ritengono comunque rilevante la presenza
dello squilibrio ormonale concomitante con la
depressione post partum.
Nel corso dello studio i ricercatori hanno
controllato i livelli ematici di progesterone e di
allopregnanolone, un sottoprodotto derivato dalla
degradazione del progesterone, il cui effetto
calmante ed anti-ansia è noto.
Non sono stati trovati collegamenti tra la
depressione post partum ed i livelli del
progesterone del secondo o del terzo trimestre di
gravidanza o quelli di allopregnanolone del terzo
trimestre.
Lo stesso gruppo di
ricercatori avevano già dimostrato che cambiamenti
epigenetici di due geni potevano essere utilizzati
come biomarcatori predittivi di depressione post
partum.
Sono cambiamenti che riguardano geni che lavorano
con recettori di estrogeni e che sono sensibili agli
ormoni.
Questi biomarcatori
hanno già l'80% di attendibilità nelle previsioni
della depressione post partum ed i ricercatori ora
cercano di verificare se combinando i livelli di
allopregnanolone con i marcatori epigenetici sia
possibile migliorare l'attendibilità delle
previsioni.
Maggiori dettagli sullo
studio sono presenti nella
pagina in inglese di questo articolo.
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Per saperne di più
Psychoneuroendocrinology
Lower allopregnanolone during pregnancy predicts
postpartum depression: An exploratory study
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Marco Dal Negro |