Uno studio dell’Università Statale di Milano
individua un link molecolare per stimolare la
rigenerazione muscolare con possibili risvolti
terapeutici per le patologie muscolari atrofiche e
per il potenziamento muscolare degli sportivi.

Quando il livello di ossigeno nei muscoli si
abbassa, per esempio a seguito di un evento
ischemico, le nostre cellule attivano un complesso
meccanismo di difesa per proteggersi dalla mancanza
di ossigeno, regolato da una serie di fattori
chiamati 'fattori inducibili dall’ipossia'.
Questo permette alle cellule di cercare di resistere
alla mancanza di ossigeno, incrementando per esempio
il metabolismo anaerobico e attivando una serie di
segnali che cercano di proteggere la cellula dalla
morte.
Questi stessi meccanismi sono spesso deregolati e
molto attivi nelle cellule tumorali, che infatti
riescono a resistere anche in condizioni di estremo
stress.
Il principale attore di questa risposta è un fattore
di trascrizione, HIF-1a, che si attiva tutte le
volte che nella cellula si abbassa il livello di
ossigeno
Purtroppo però, se l’ischemia si protrae a lungo,
nonostante l’attivazione dei meccanismi di
protezione, le cellule muscolari iniziano a morire.
Tuttavia, se l’ossigeno viene ripristinato, si
attivano i meccanismi di rigenerazione del tessuto
muscolare, che permettono alle cellule staminali
adulte presenti nei nostri muscoli, chiamate cellule
satelliti, di crescere e riparare il tessuto
muscolare danneggiato.
Nello studio appena pubblicato su Faseb Journal il
gruppo di ricerca guidato da Luigi Anastasia,
professore dell’Università Statale di Milano, ha
mostrato come lo stesso fattore HIF-1a, oltre ad
attivare le difese della cellula, attivi anche i
meccanismi di rigenerazione, attivando MyoD, che è
il regolatore del differenziamento muscolare,
attraverso una via di segnale che si chiamata “via
non canonica di WNT”..
I possibili risvolti di
questa scoperta sono molto importanti, in quanto è
stato trovato un nuovo possibile target per
stimolare la rigenerazione muscolare.
Nello studio infatti è
stato mostrato come attivando HIF-1a sia possibile
stimolare il differenziamento muscolare, ottenendo
delle fibre muscolari più grandi (ipertrofiche),
ponendo le basi per un possibile sviluppo
terapeutico di questa tecnica per combattere una
serie di patologie muscolari atrofiche, o
eventualmente per il potenziamento muscolare in
ambito sportivo.
Questo studio, per ora
solo in vitro, è il risultato di una collaborazione
scientifica tra l’Università di Milano e il
laboratorio di cellule staminali per l’ingegneria
tessutale dell’IRCCS Policlinico San Donato, e
finanziato dal Ministero della Sanità con un grant
“giovani ricercatori”
“Il progetto è ora in
fase di ulteriore sviluppo, in quanto sono state
sintetizzate alcune molecole che possono attivare
questo processo di rigenerazione, mimando
farmacologicamente la mancanza di ossigeno.
E' un approccio farmacologico di “ipossia chimica”
che potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci
per l’attivazione della rigenerazione muscolare”
conclude Anastasia.
Per saperne di più
Activation of the hypoxia-inducible factor 1a
promotes myogenesis through the noncanonical Wnt
pathway, leading to hypertrophic myotubes
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Università degli studi di Milano
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MDN |