Il controllo dell'equilibrio di sale ed acqua nel
corpo è molto più complesso di quanto fin qui
ritenuto, con importanti complesse interazioni che
coinvolgono ormoni, metabolismo ed il possibile
sviluppo di patologie.

Il cloruro di sodio, che chiamiamo normalmente sale
alimentare, è fondamentale per il nostro corpo, ma
deve essere presente nelle giuste proporzioni.
La sensibilità al sale però cambia da una persona
all'altra.
I ricercatori hanno per molto tempo pensato che il
controllo del sale nel nostro corpo fosse gestito da
un meccanismo piuttosto semplice: quando i livelli
di sale sono troppo alti ci viene più sete. E' il
cervello che ci fa bere e urinare maggiormente
espellendo così l'eccesso di sale.
Per approfondire questo meccanismo il Dr. Jens Titze
alla Università di Erlangen-Nuremberg in Germania ha
colto l'opportunità di studiare alcuni partecipanti
ad un programma di simulazione di volo spaziale.
Tra il 2009 ed il 2011 a 10 uomini è stato
controllata l'assunzione quotidiana di sale durante
una simulazione di volo verso Marte: 4 uomini per
105 giorni prima del volo ed altri 6 per 205 giorni.
Ai partecipanti sono stati somministrati 12 o 6
grammi di sale al giorno per 30/60 giorni e di tutti
i ricercatori hanno raccolto sempre campioni di
urina.
Gli scienziati sono rimasti stupiti di vedere che,
indipendentemente dal livello di sale consumato, il
sodio veniva conservato e rilasciato nel corpo con
ritmi grosso modo settimanali e mensili.
Il gruppo di ricerca ha scoperto ritmi simili per
gli ormoni aldosterone, che regola l'escrezione del
sodio dal rene e i glucocorticoidi che
contribuiscono a regolare il metabolismo.
Il Dr. Titze, che ora è
al Vanderbilt University Medical Center, ha
continuato a controllare nel lungo periodo
l'equilibrio sodio/acqua negli uomini.
Per comprendere meglio
le dinamiche di questi processi i ricercatori hanno
realizzato esperimenti anche con i topi.
I cambiamenti
nell'assunzione di sale influivano sia
sull'aldosterone che sui glucocorticoidi, proprio
gli ormoni che si era scoperto controllavano
ritmicamente l'equilibrio di sale ed acqua del
corpo.
Ma non erano gli unici
effetti sul corpo.
Aumentando l'assunzione
di sale aumentava l'escrezione di sodio, ma veniva
anche, inaspettatamente, conservata più acqua nel
rene.
L'eccesso di sodio era quindi smaltito in un'urina
più concentrata.
Questo metodo di
proteggere l'acqua del corpo è così efficiente che
gli uomini bevevano meno anche quando l'assunzione
di sale re più alta.
Questi risultati
mostrano che il corpo regola l'equilibrio sale/acqua
non solo rilasciando l'eccesso di sodio nell'urina,
ma trattenendo o rilasciando acqua nell'urina.
Il vantaggio di questo
metodo è che il rene conserva o rilascia acqua
bilanciando i livelli di sodio, potassio e di urea,
prodotto di scarto.
E questo potrebbe essere
l'elemento che lega i livelli di glucocorticoidi
all'assunzione di sale.
Un'alimentazione ricca
di sale aumenta i livelli di glucocorticoidi facendo
bruciare più energia a muscoli e fegato per produrre
urea, che viene poi utilizzata nel rene per
conservare l'acqua.
E tutto ciò ha portato i
topi a mangiare di più.
Con questi cambiamenti
del metabolismo prodotti dall'assunzione del sale si
può quindi, almeno in parte, spiegare perché diete
con molto sale sono state collegate al diabete, a
problemi cardiaci e ad altre patologie che possono
essere riassunte con il nome di sindrome metabolica.
Per saperne di più sul sale...
Per saperne di più
Increased salt consumption induces body water
conservation and decreases fluid intake. Rakova N,
Kitada K, Lerchl K, Dahlmann A, Birukov A, Daub S,
Kopp C, Pedchenko T, Zhang Y, Beck L, Johannes B, Marton A, Müller DN, Rauh M, Luft FC, Titze J. J
Clin Invest. 2017 May 1;127(5):1932-1943. doi:
10.1172/JCI88530. Epub 2017 Apr 17. PMID: 28414302.
Link...
High salt intake reprioritizes osmolyte and energy
metabolism for body fluid conservation. Kitada K,
Daub S, Zhang Y, Klein JD, Nakano D, Pedchenko T,
Lantier L, LaRocque LM, Marton A, Neubert P,
Schröder A, Rakova N, Jantsch J, Dikalova AE,
Dikalov SI, Harrison DG, Müller DN, Nishiyama A,
Rauh M, Harris RC, Luft FC, Wassermann DH, Sands JM,
Titze J. J Clin Invest. 2017 May 1;127(5):1944-1959. doi: 10.1172/JCI88532. Epub 2017 Apr 17. PMID:
28414295
Link...
Marco Dal Negro |