LI neonati prematuri possono andare incontro a
ritardi e squilibri nello sviluppo del sistema
nervoso.
La ricerca scientifica ha mostrato che queste
difficoltà possono essere collegate a precedenti
problemi nella capacità di reagire alle sensazioni
nella vita quotidiana..

I bambini con problemi di risposta al tatto, ai
suoni, ai cambiamenti di posizione e con la vista
hanno problemi anche con i movimenti, con
l'apprendimento del linguaggio e con l'acquisizione
di abilità complesse.
Tuttavia il contatto fisico, pelle a pelle con i
genitori ancora in ospedale, porta il cervello a
rispondere meglio, in modo molto più simile a quello
che avviene con i bambini nati nei tempi regolari,
raggiungendo il risultato prima di andare a casa.
Per i bambini prematuri il supporto di questo
contatto è particolarmente importante perché a loro
sono mancati dei mesi fondamentali per lo sviluppo
all'interno dell'utero materno dove ricevono
continue conferme e risposte tattili positive.
E' un feedback fondamentale in quanto avviene
durante un periodo chiave dello sviluppo cerebrale.
In altri sistemi sensoriali, quando l'input non
avviene durante specifiche finestre temporali,
l'intero sistema sensoriale può risentirne in modo
permanente.
L'integrità del sistema sensoriale, poi, determina
la capacità percettiva e di comportamento.
Nei neonati il tatto è un elemento fondamentale
delle interazioni interpersonali e dello sviluppo
sensoriale e cognitivo.
Le terapie a sostegno dello sviluppo neurologico nei
reparti intensivi di neonatologia sono basate in
buona parte sul tatto.
Tuttavia si sa poco delle modalità di maturazione
alla nascita e della qualità delle primissime
esperienze, come le differenze tra contatto
amorevole e contatto doloroso così come delle
interazioni che plasmano lo sviluppo del sistema
somatosensoriale.
I ricercatori hanno identificato le differenti
caratteristiche spaziali, temporali e di ampiezza
delle risposte della corteccia al tocco leggero e
quelle relative agli stimoli negativi nei neonati in
tempi normali.
Dal confronto dei dati si è visto che il grado di
prematurità alla nascita determina la misura in cui
le risposte del cervello al tocco leggero (ma non al
timore) vengono attenuate al momento del rilascio
dall'ospedale..
Basandosi su questi
risultati i ricercatori hanno mostrato che le
esperienze che aiutano e supportano, come l'allatamento
al seno ed il contatto di pelle sono associate con
risposte cerebrali più forti, mentre le esperienze
sgradevoli come punture ed inserzioni di cannule
sono associate con risposte attenuate ai medesimi
stimoli.
Per saperne di più
The Dual Nature of Early-Life Experience on Somatosensory Processing in the Human Infant Brain
Nathalie L.Maitre, Alexandra P. Key, Olena D. Chorna,
James C. Slaughter, Pawel J. Matusz, Mark T.
Wallace, Micah M. Murray
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Marco Dal Negro |