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Il contatto pelle-pelle plasma il cervello dei bimbi prematuri (07/06/2017)

LI neonati prematuri possono andare incontro a ritardi e squilibri nello sviluppo del sistema nervoso.
La ricerca scientifica ha mostrato che queste difficoltà possono essere collegate a precedenti problemi nella capacità di reagire alle sensazioni nella vita quotidiana..

I bambini con problemi di risposta al tatto, ai suoni, ai cambiamenti di posizione e con la vista hanno problemi anche con i movimenti, con l'apprendimento del linguaggio e con l'acquisizione di abilità complesse.

Tuttavia il contatto fisico, pelle a pelle con i genitori ancora in ospedale, porta il cervello a rispondere meglio, in modo molto più simile a quello che avviene con i bambini nati nei tempi regolari, raggiungendo il risultato prima di andare a casa.

Per i bambini prematuri il supporto di questo contatto è particolarmente importante perché a loro sono mancati dei mesi fondamentali per lo sviluppo all'interno dell'utero materno dove ricevono continue conferme e risposte tattili positive.
E' un feedback fondamentale in quanto avviene durante un periodo chiave dello sviluppo cerebrale.

In altri sistemi sensoriali, quando l'input non avviene durante specifiche finestre temporali, l'intero sistema sensoriale può risentirne in modo permanente.

L'integrità del sistema sensoriale, poi, determina la capacità percettiva e di comportamento.

Nei neonati il tatto è un elemento fondamentale delle interazioni interpersonali e dello sviluppo sensoriale e cognitivo.

Le terapie a sostegno dello sviluppo neurologico nei reparti intensivi di neonatologia sono basate in buona parte sul tatto.

Tuttavia si sa poco delle modalità di maturazione alla nascita e della qualità delle primissime esperienze, come le differenze tra contatto amorevole e contatto doloroso così come delle interazioni che plasmano lo sviluppo del sistema somatosensoriale.

I ricercatori hanno identificato le differenti caratteristiche spaziali, temporali e di ampiezza delle risposte della corteccia al tocco leggero e quelle relative agli stimoli negativi nei neonati in tempi normali.
Dal confronto dei dati si è visto che il grado di prematurità alla nascita determina la misura in cui le risposte del cervello al tocco leggero (ma non al timore) vengono attenuate al momento del rilascio dall'ospedale..

 

Basandosi su questi risultati i ricercatori hanno mostrato che le esperienze che aiutano e supportano, come l'allatamento al seno ed il contatto di pelle sono associate con risposte cerebrali più forti, mentre le esperienze sgradevoli come punture ed inserzioni di cannule sono associate con risposte attenuate ai medesimi stimoli.

Per saperne di più
The Dual Nature of Early-Life Experience on Somatosensory Processing in the Human Infant Brain
Nathalie L.Maitre, Alexandra P. Key, Olena D. Chorna, James C. Slaughter, Pawel J. Matusz, Mark T. Wallace, Micah M. Murray
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Marco Dal Negro