La stimolazione magnetica transcranica aiuta a
sconfiggere l'obesità modificando il microbiota
intestinale. Svolto da ricercatori di IRCCS
Policlinico San Donato e Università Statale di
Milano, l'ultimo lavoro del professor Livio Luzi,
responsabile dell’Area di Endocrinologia e Malattie
Metaboliche dell’IRCCS Policlinico San Donato e
Professore Ordinario di Endocrinologia
all’Università degli Studi di Milano è stato
presentato a Orlando, in Florida, nell’ambito del
99° meeting della Endocrine Society.

Lo studio è stato svolto in collaborazione con
Lorenzo Drago, Professore Associato di Microbiologia
Clinica nello stesso Ateneo, e responsabile del
Laboratorio di analisi Chimico-Cliniche e
Microbiologiche presso l’IRCCS Istituto Ortopedico
Galeazzi e da tempo impegnato in studi sul
microbiota.
E' stata dimostrata per la prima volta l’efficacia
della stimolazione magnetica transcranica profonda
nel modificare i batteri intestinali, il cosiddetto
“microbiota”, favorendo il calo ponderale nei
soggetti obesi.
La stimolazione magnetica transcranica profonda è
una tecnica non invasiva in cui il paziente indossa
una sorta di casco leggero che applica dall’esterno
una sollecitazione elettromagnetica a differenti
regioni del cervello.
Ad oggi viene utilizzata in ambito neurologico e
neuropsichiatrico, per la terapia di emicranie
resistenti ai trattamenti farmacologici, depressioni
maggiori, dipendenze, alcuni disturbi motori.
Il gruppo di ricercatori guidato dal professor Luzi
aveva già riscontrato l’efficacia della stimolazione
magnetica transcranica profonda nel ridurre il
desiderio di cibo (link...
).
In questa nuova ricerca,
finanziata dal Ministero della Salute Italiano, sono
stati coinvolti 14 soggetti obesi, dai 22 ai 65
anni, con un indice di massa corporea compreso tra
30 e 45.
I pazienti, suddivisi casualmente in cieco in due
diversi gruppi, sono stati trattati per 5 settimane
o con 15 sessioni di stimolazione cerebrale diretta
all’insula e alla corteccia prefrontale (3 volte a
settimana), o con una stimolazione fittizia, in modo
da avere un gruppo di controllo.
Dopo le 5 settimane di
trattamento, i soggetti a cui era stata
effettivamente erogata la terapia avevano perso più
del 3% del loro peso e più del 4% del loro grasso
corporeo, in misura significativamente più elevata
rispetto ai pazienti del gruppo di controllo.
Le analisi effettuate
hanno anche mostrato nei soggetti trattati quantità
significativamente aumentate di diverse specie di
“batteri buoni”, con proprietà antinfiammatorie, che
si trovano normalmente nel microbiota degli
individui in salute.
Ugualmente sono
risultati migliorati diversi parametri ormonali e
metabolici – livelli di glucosio, insulina, ormoni
pituitari e norepinefrina – che giocano un ruolo
chiave sia nella regolazione dello stimolo della
fame, sia nella composizione del microbiota.
Commenta il professor
Livio Luzi: “Una delle cause dell’obesità può essere
riconosciuta in una composizione sbilanciata del
microbiota intestinale che influisce sul cervello
causando segnali alterati relativamente alle
sensazioni di appetito, sazietà, pienezza.
Con questo studio abbiamo ulteriormente confermato
l’esistenza di un asse intestino-cervello e,
partendo dalla stimolazione cerebrale, abbiamo
cercato di sfruttarlo per fornire una terapia
innovativa dell’obesità, sicura e soprattutto non
invasiva.
Lo studio è preliminare
ed i dati dovranno essere confermati in una
popolazione più ampia di pazienti affetti da
obesità”.
Per saperne di più
Magnetic brain stimulation causes weight loss by
making gut bacteria healthier
Link...
https://www.endocrine.org/.
È del Policlinico San Donato lo studio
sull’efficacia della stimolazione magnetica
transcranica profonda per il controllo di sazietà e
riduzione del peso negli obesi
Link...
MDN |