La University of Washington School of Medicine ha
messo in discussione l'affidabilità dei test
commerciali basati sulla presenza di anticorpi, per
la diagnosi dell'HSV-2 e dell'herpes simplex virus 1
(HSV-1) approvati dalla FDA.
Secondo i ricercatori vi sono percentuali troppo
alte di falsi positivi e di falsi negativi.
Questi test, chiamati immunodosaggi enzimatici,
rilevano la presenza di anticorpi contro i virus
simplex dell' herpes nel sangue di una persona.
La verifica è stata effettuata su 864 persone che si
erano sottoposte a test per la ricerca di anticorpi
dell'herpes simplex in una clinica privata per le
malattie sessualmente trasmissibili di Portland, in
Oregon e che in seguito hanno richiesto un ulteriore
test di conferma sviluppato proprio nei laboratori
della UW, University of Washington School of
Medicine .
Il test della UW, denominato UW Western Blot, è
particolarmente accurato ed è ritenuto un punto di
riferimento.
Come riportato dal
giornale Sexually Transmitted Diseases, per quanto
riguarda l'herpes simplex virus 1 (HSV-1) i
ricercatori della UW hanno riscontrato che tra i 278
pazienti positivi al test degli anticorpi ne
venivano confermati dal blot test 255, attribuendo,
in questo caso, una relativa affidabilità al test,
che però non ha visto il 30% di quelli identificati
dalle successive analisi con il blot test.
Per quanto riguarda
l'HSV-2, invece, su 381 pazienti risultati positivi
ne sono stati confermati dal blot test solo il
50,7%.
La dottoressa Anna Wald
che ha condotto la ricerca invita perciò chi fosse
privo di sintomi dell'herpes genitale e si fosse
sottoposto solo al test di immunodosaggio degli
anticorpi a sottoporsi ad altro tipo di test per
conferma.
Per saperne di più sull'herpes...
Per saperne di più
American Sexually Transmitted Diseases
Performance of Commercial Enzyme-Linked Immunoassays
for Diagnosis of Herpes Simplex Virus-1 and Herpes
Simplex Virus-2 Infection in a Clinical Setting.
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Marco Dal Negro |