Per identificare con certezza le persone, un nuovo
metodo realizzato in Norvegia analizza vene ed
arterie delle dita mentre controlla le impronte
digitali.

Researchers at NTNU in Gjøvik have developed a
prototype for a sensor that can scan and record both
your fingerprint and the flow of blood in the veins
in your fingers. The sensor prototype is small and
easy to use, and has the potential to effect big
changes in airport safety and border crossings. It
will enable authentication to be both fast and
secure. Photo: Kenneth Kalsnes
L'utilizzo di due parametri rende più certa
l'identificazione e farlo contemporaneamente la
rende più rapida.
I ricercatori del NTNU, Norwegian University of
Science and Technology, hanno cercato di risolvere
il problema dell'identificazione delle persone negli
aeroporti, con un occhio alla sicurezza ed uno ai
tempi necessari.
Partendo dal principio che l'utilizzo di più
parametri rende più sicura l'identificazione, dal
fatto che passaporti, impronte digitali e
riconoscimento facciale sono riproducibili con
relativa facilità, i ricercatori hanno realizzato il
prototipo di una piccola attrezzatura con un sensore
che permette di leggere e registrare
contemporaneamente il flusso di sangue nel dito e le
impronte digitali.
In questo modo si verificano le impronte ed il fatto
che appartengano ad una persona viva, cioè non siano
posticce.
Il professor Raghavendra
Ramachandra, associato al Center for Cyber and
Information Security al Department of Information
Security and Communication Technology del NTNU di
Gjøvik, spiega che con questo sistema è possibile
far passare rapidamente una coda di persone in un
corridoio senza fermarle, facendo semplicemente
appoggiare il dito all'interno del sensore.
Le informazioni vengono
registrate con 80 fotogrammi al secondo.
I ricercatori stanno lavorando sull'algoritmo per
accelerare ulteriormente il processo.
Per saperne di più
NTNU
Norwegian University of Science and Technology
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Marco Dal Negro |