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Erbe negli integratori che influiscono sui nostri ormoni come estrogeni: pubblicati risultati dettagliati (22/03/2016)

Oltre a diverse sostanze chimiche anche molte delle erbe contenute nei supplementi dietetici di uso comune svolgono in realtà un'azione che mima quella degli ormoni estrogeni, come attività o come contrasto dell'effetto.

Interferenti (o disruttori) endocrini sono tutte le sostanze che interferiscono con l'equilibrio ormonale del nostro corpo. Ogni interferenza comporta delle conseguenze e dei cambiamenti in un ambiente estremamente delicato. Ricordiamo che gli ormoni regolano ogni funzione del nostro corpo e la sua stessa sopravvivenza, e possono farci vivere molto bene o molto male.

Uno studio ha analizzato 568 fitochimici presenti in 17 dei più diffusi supplementi fitoterapici venduti negli U.S. sono stati preparati e legati con due isoforme del recettore degli estrogeni, ERα e ERβ (per un totale di 27 differenti strutture cristalline delle proteine).
In questo modo è stato possibile vedere quanti legami si sono evidenziati:

6 forti legami nell'Echinacea,
3 cardo mariano (Silybum marianum),
3 Gingko biloba,
1 Sambucus nigra,
0 maca (Lepidium meyenii),
5 agnocasto (Vitex agnus-castus),
2 fieno greco (Trigonella foenum-graecum),
2 Rhodiola rosea.

 

Nei supplementi a base di erbe più diffusi tra le donne si sono visti numerosi composti che hanno legato in modo deciso con i recettori di estrogeni:

Liquirizia (Glycyrrhiza glabra) ha avuto un totale di 26 composti fortemente ancorati al recettore degli estrogeni,
15 con igname selvatico (Dioscorea villosa),
11 da cohosh nero (Actaea racemosa),
8 da muira puama (Ptychopetalum olacoides o P. uncinatum),
8 dal trifoglio rosso (Trifolium pratense),
3 da damiana (Turnera aphrodisiaca o T. diffusa),
3 da dong quai (Angelica sinensis).

Possibile fonte di preoccupazione sono stati i composti presenti nei supplementi per uomo che si sono legati con recettori estrogeni:

Gingko biloba 3 composti,
Centella (Centella asiatica) 2,
muira puama (Ptychopetalum olacoides o P. uncinatum) 8,
Tribulus terrestris 6 composti.

Questo studio ha mostrato che quasi tutti i supplenti a base di erbe più diffusi contengono componenti fitochimiche che possono legarsi a recettori umani degli estrogeni e che mostrano di essere modulati in modo selettivo.
Per questo motivo i supplementi possono avere effetti indesiderati legati all'attività estrogenica che potrebbe, ad esempio, svolgere una potente azione di stimolo alla crescita su tutti i tumori sensibili agli estrogeni, diventando anche un pericolo per le pazienti con cancro alla mammella positivo agli estrogeni e che sono state trattate con anti-estrogeni.
Ma anche sui maschi un'azione estrogenica può portare diverse gravi conseguenze indesiderate.

L'articolo originale, molto ricco e dettagliato, con schede per i singoli composti e tabelle sui rapporti con le componenti estrogeniche, i recettori e relative interazioni ...Link...

Per saperne di più sui disruttori endocrini...

Per saperne di più
A molecular docking study of phytochemical estrogen mimics from dietary herbal supplements
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Marco Dal Negro